Filippo Turetta rischia l'ergastolo, il punto sulle indagini: intanto i genitori non andrebbero più a trovarlo
Si va verso la richiesta dell'ergastolo per Filippo Turetta che non riceve visite dai genitori da oltre un mese
Filippo Turetta rischia l’ergastolo per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Se dovesse essere confermata l’ipotesi della premeditazione, la situazione dello studente si aggraverebbe.
- Filippo Turetta, il punto sulle indagini
- Si va verso la richiesta dell'ergastolo per Filippo Turetta
- Il giovane non riceve visite dai genitori da un mese
Filippo Turetta, il punto sulle indagini
La testata online PadovaOggi ha fatto il punto della situazione in merito alla posizione di Turetta. Le perizie assegnate e quelle in corso di assegnazione da parte della procura di Venezia riguarderanno principalmente gli esami degli oggetti trovati e sequestrati all’interno dell’auto del giovane, al momento del fermo in Germania.
Cruciali potrebbero anche essere le analisi sul sangue rinvenuto nell’abitacolo della vettura che tutt’ora è sotto sequestro e a disposizione dei Ris di Parma. Potrebbe rivelarsi decisiva la cosiddetta “bloodstain pattern analysis” già usata per il delitto di Cogne. Trattasi dell’analisi della disposizione delle tracce ematiche.
Si va verso la richiesta dell’ergastolo per Filippo Turetta
Gli inquirenti nutrono infatti il sospetto che il 23enne, il giorno dell’omicidio, fosse uscito di casa con la ferma intenzione di uccidere Giulia.
Gli accertamenti sul computer e sui dispositivi utilizzati dal ragazzo potrebbero fornire prove a riguardo. Qualora i sospetti dovessero essere confermati, si andrebbe verso la richiesta di ergastolo.
Se ciò dovesse accadere, i legali di Turetta potrebbero chiedere la perizia psichiatrica per il loro assistito.
Il giovane non riceve visite dai genitori da un mese
Nel frattempo il giovane si trova nel carcere di Montorio Veronese. Pochi giorni fa c’è stata una protesta dei detenuti, perché nessuno voleva condividere con lui la cella.
Turetta, al momento, resta in infermeria, come spiegato dalla direttrice del carcere Francesca Gioeni a Il Gazzettino. “Come tutti gli altri anche questo detenuto resterà in infermeria finché ciò sarà ritenuto necessario dall’équipe multidisciplinare a cui compete la valutazione”.
L’ultima volta che Turetta ha visto i genitori è stato lo scorso 3 dicembre, più di un mese fa. Avrebbe diritto a un incontro alla settimana, eppure nessuno si è più presentato.
Il ragazzo è chiuso in sé. Chi, all’interno del carcere, tenta di parlargli riceve difficilmente risposta. Lo riferisce Il Giornale che aggiunge che le autorità non si sentono ancora sicure a fargli lasciare l’infermeria. Il rischio di gesti estremi è elevatissimo.