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Filippo Turetta aveva un altro coltello e 300 euro in tasca: l'ipotesi della Sim per connettersi a Internet

Emergono nuovi dettagli dopo la fuga in auto di Filippo Turetta: un altro coltello, una Sim straniera e un conto Paypal, elementi che creano domande

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Nel racconto della fuga di Filippo Turetta si aggiungono nuovi dettagli potenzialmente cruciali, dopo la perquisizione e il sequestro dell’auto, una Punto nera, che ha permesso di ritrovare un altro coltello, diverso da quello usato per colpire mortalmente la fidanzata Giulia Cecchettin. Ci sono poi altri elementi, emersi dopo l’arresto del ragazzo lungo l’A9 a Bad Durremberg, ad aprire nuove questioni senza spiegazione. Turetta scappava con circa 300 euro in contanti, ma non vi sono tracce di transazioni o pagamenti: fra le ipotesi, il collegamento a Internet con una Sim card straniera per tenersi aggiornato, e l’uso di un conto Paypal per effettuare movimenti di denaro più difficilmente rintracciabili.

L’altro coltello

C’era quindi un altro coltello fra gli oggetti rinvenuti nell’auto. La lama è stata confiscata, insieme alla Punto nera e agli altri effetti personali che Filippo Turetta aveva portato con sé nel tragitto da Vigonovo alla Germania.

Attualmente detenuto nel penitenziario di Halle, è già stato appurato che il giovane aveva utilizzato un’arma diversa per aggredire la fidanzata Giulia Cecchettin. Si tratta di un coltello da cucina da 21 centimetri senza manico, ritrovato nel parcheggio vicino alla scuola materna di Vigonovo.

auto filippo turetta coltello simFonte foto: ANSA

La fuga in auto di Filippo Turetta è stata ricostruita solo fino al confine, dopodiché restano molte le domande sul suo percorso

La fuga di Turetta

Gli investigatori hanno ricostruito il percorso di Turetta attraverso il Veneziano, il Friuli, Cortina e Dobbiaco, ma rimangono incerte le tappe effettuate oltre il confine italiano.

Le domande su dove abbia dormito, mangiato e come abbia speso i soldi rimangono irrisolte. Fra i suoi effetti personali sono stati ritrovati 300 euro in contanti, ma nessun prelievo o pagamento con bancomat è stato rilevato.

Possibile uso del conto Paypal

Tuttavia, dalle indagini è emerso che Turetta aveva attivo anche un account PayPal, aspetto che suggerisce ulteriori approfondimenti. L’uso del conto online da parte di Turetta è sicuramente una possibilità: con questo strumento avrebbe potuto trasferire denaro su carte ricaricabili.

Allo stesso tempo è emersa l’eventualità che Turetta possa essersi servito anche una Sim card straniera. Gli investigatori ipotizzano che possa essere stata utilizzata per collegarsi a Internet, in modo da restare aggiornato sul suo caso e lo svolgimento delle indagini. A questo proposito, fra le ipotesi ci sarebbe anche un transito di Filippo Turetta attraverso la Repubblica Ceca.

L’interrogatorio

Fra i tanti nodi irrisolti ci sono i suoi vestiti e i luoghi in cui ha dormito durante la fuga. Si ipotizza che il giovane abbia scelto camere in piccole strutture o si sia fermato in auto per evitare registrazioni.

Le risposte potrebbero emergere dall’analisi più approfondita della sua Fiat Punto e dall’interrogatorio, in cui Filippo Turetta ha ammesso l’omicidio di Giulia Cecchettin. Fra le prime parole pronunciate, infatti, ci sarebbe la confessione: “Ho ucciso la mia ragazza”, come riportato dal Corriere della Sera.

filippo turetta coltello sim auto Fonte foto: ANSA
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