Fidanza di Fratelli d'Italia indagato per corruzione: l'accusa all'eurodeputato e la sua reazione
Carlo Fidanza indagato per corruzione: la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta sulle dimissioni del consigliere comunale di Brescia Giovanni Acri
L’europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza è indagato per corruzione. A darne notizia è l”Ansa’, secondo cui la Procura di Milano ha aperto una inchiesta per corruzione sulle dimissioni del consigliere comunale di Brescia Giovanni Acri.
L’accusa
Secondo l’accusa, le dimissioni del consigliere comunale di Brescia Giovanni Acri sarebbero avvenute per far posto a Giangiacomo Carlovini, ritenuto appartenente alla corrente politica dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza. In cambio, avrebbe ottenuto l’assunzione del figlio nello staff dello stesso europarlamentare.
La mossa della Guardia di Finanza
Nella giornata di oggi, mercoledì 29 giugno, i militari del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza hanno eseguito perquisizioni nei confronti di Giovanni Acri e del figlio e hanno consegnato a Carlo Fidanza una informazione di garanzia.
L’europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, indagato per corruzione.
La reazione di Carlo Fidanza
‘La Repubblica’ riporta alcune dichiarazioni di Carlo Fidanza su quanto emerso negli ultimi minuti. Il suo commento: “Ho appreso con sorpresa di questa nuova indagine, che pare riprendere i contenuti di un esposto anonimo nell’ottobre 2021, pochi giorni dopo la trasmissione di un’inchiesta giornalistica di ‘Fanpage’. Evidentemente, facendo politica, non si può essere simpatici a tutti e probabilmente qualcuno ha tentato di colpirmi in un momento di difficoltà, nascondendosi dietro l’anonimato. Tengo solo a dire che sono più che sereno, non ho commesso alcun atto illecito e sono certo che le indagini lo dimostreranno”.
Nel 2021, dopo la messa in onda su ‘Piazzapulita’ dell’inchiesta realizzata da ‘Fanpage’ su presunti finanziamenti irregolari e incontri con esplicite battute razziste, fasciste e sessiste, il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza aveva annunciato la sua decisione di autosospendersi da ogni ruolo e attività di partito dopo.
La nota di Carlo Fidanza all’epoca: “Voglio ribadire ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari” e che “non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita”. Poi era arrivato l’annuncio: “Ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali”.