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Festa del 25 aprile in Italia, anniversario della Liberazione e della Resistenza

Il 25 aprile 2022 ricorre il 77° anniversario della Liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista: cosa c'è da sapere su questa ricorrenza

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il 25 aprile 2022 ricorre il 77° anniversario della Liberazione. Una festa per tutta l’Italia, come sottolineato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al fine di non dimenticare chi ha lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà. E, per citare il Capo dello Stato, trasmettere “i valori della Resistenza che consentirono la liberazione del nostro Paese dall’oppressione nazifascista“. Ma qual è il significato del 25 aprile? E perché la Liberazione si festeggia proprio in questa giornata?

Qual è il significato del 25 aprile e della Resistenza

Il significato del 25 aprile risiede nella sua rilevanza per la storia d’Italia. È il simbolo della Resistenza, cioè della lotta portata avanti dai partigiani.

Dall’8 settembre 1943 (giorno in cui gli italiani vennero a conoscenza dell’Armistizio di Cassibile, appena firmato con gli Alleati, ha assunto un significato politico e militare.

Cosa è successo il 25 aprile 1945

Il 25 aprile 1945 è la data della liberazione di Milano, città medaglia d’oro della Resistenza. L’evento, da allora, è stato salutato come il simbolo della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Quel giorno, infatti, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto – tra gli altri – da Sandro Pertini, proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia di attaccare i presidi fascisti e nazisti, imponendo la resa.

Contemporaneamente, il CLNAI emanò dei decreti legislativi stabilendo – tra le altre cose – la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, compreso Benito Mussolini.

Il 25 aprile venne dichiarato festa nazionale dal Re Umberto II (il 22 aprile 1946), su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.

Chi ha liberato l’Italia da fascisti e nazisti

Il fascismo, in Italia, cadde il 25 luglio 1943, giorno in cui il Gran consiglio del fascismo decise per la deposizione del duce, Benito Mussolini.

A determinare questo esito, diverse manovre politiche portate avanti dal gerarca Dino Grandi e dal re, Vittorio Emanuele III. Il regime, durato 21 anni, si concluse con l’arresto di Mussolini e la nomina, da parte del re, del maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del Governo.

Evaso, Mussolini salirà fino a Salò per dar vita, insieme ai tedeschi, alla Repubblica Sociale Italiana, caduta a sua volta alla fine dell’aprile 1945. Il 28 aprile Mussolini venne fucilato a Giulino, frazione del comune di Mezzegra, in provincia di Como, insieme all’amante Clara Petacci. I loro corpi furono esposti il giorno dopo a piazzale Loreto, a Milano.

La liberazione dai nazifascisti si deve ance agli Alleati: l’avanzata degli anglo-americani dalla Linea Gustav alla Linea Gotica consentì ai partigiani di organizzarsi.

Perché Bella Ciao è la canzone della Resistenza

Una delle canzoni della Resistenza è ‘Bella Ciao’, anche se ne è diventata un simbolo solo negli anni Sessanta.

La prima apparizione risale al 1953 sulla rivista ‘La Lapa’. Quattro anni più tardi compare sull’’Unità’, giornale del Pci, in una raccolta di canti partigiani. La grande notorietà arriva nel 1964, quando assume valore come inno politico.

Ma qual è la sua origine? Ci sono varie versioni: dai canti delle mondine alle origini francesi, fino al ‘rifacimento’ di “Fior di tomba”, canto ottocentesco.

Dopo l’invasione da parte della Russia, una ragazza ucraina ha riadattato la canzone, rendendola virale sui social: simbolo della Resistenza, ancora oggi.

Come viene festeggiato il 25 aprile in Italia

Ma come si festeggia il 25 aprile in Italia? Innanzitutto, non si lavora. Diverse città celebrano l’anniversario con bandierine tricolori nelle strade e manifestazioni in piazza per ricordare la Resistenza e la Liberazione.

Tra gli eventi politici di maggior rilevanza c’è il consueto omaggio, da parte del Presidente della Repubblica Italiana e delle massime cariche dello Stato, al sacello del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre.

Lavoro: come viene pagato il 25 aprile in busta paga

Il 25 aprile è un giorno festivo. Questo significa che ci si può rifiutare di offrire la prestazione lavorativa, anche se esplicitamente richiesta: non c’è nessun obbligo. E, a chi non lavora, in busta paga spetta la stessa retribuzione che sarebbe riconosciuta nel caso di normale svolgimento dell’attività lavorativa (ad eccezione che non cada di domenica: in quel caso si tratta di festività non goduta).

Per coloro che invece decidono di lavorare, in accordo col dipendente, la prestazione deve essere pagata di più.

Fonte foto: ANSA

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