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Femminicidio di Maria Turturo a Gravina, parla la sorella di Giuseppe Lacarpia: "Lui era sempre violento"

Femminicidio di Maria Turturo, le rivelazioni della sorella di Giuseppe Lacarpia: "Aveva sempre l'aggressività negli occhi", il video

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Sono parole piene di orrore, quelle usate dalla sorella di Giuseppe Lacarpia, il 65enne accusato di aver ucciso la moglie Maria Arcangela Turturo a Gravina di Puglia nella notte tra il 5 e il 6 ottobre. La donna ha inchiodato suo marito sul letto di morte, quando prima di morire ha rivelato alla figlia che l’uomo avrebbe voluto ucciderla col fuoco.

A confermare la tesi della vittima un gruppo di ragazzi che avrebbe ripreso il momento in cui Lacarpia uccide la moglie una volta che quest’ultima lascia l’abitacolo in fiamme. Dai racconti della figlia Antonella emerge un passato fatto di tensioni e maltrattamenti.

Lo stesso dettaglio è riportato dalla sorella di Giuseppe Lacarpia in un’intervista rilasciata a Pomeriggio Cinque: "Quando si arrabbiava faceva delle cose che non doveva fare". E ancora: "Lei aveva paura di restare la notte con lui". Il 65enne "è stato sempre con quell’aggressività negli occhi" e sostiene che per quella notte "ha programmato tutto, altrimenti è impossibile".

E sui fatti, aggiunge: "Ha gettato un po’ di benzina nella macchina, da dove veniva quell’accendino? E quel bidone? Ha gettato la macchina vicino al muro. Siamo scossi, è una storia dell’orrore". Così la sorella di Giuseppe Lacarpia riassume gli ultimi anni della coppia.

femminicidio-maria-turturo-gravina Fonte foto: Facebook - Maria Turturo / ANSA
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