Femminicidio a Savona, donna 67enne uccisa dal compagno dopo una lite: la confessione dopo l'arresto
Il caso di femminicidio a Savona potrebbe essere risolto: c'è la confessione del compagno, avrebbe colpito Laura Guazzotti dopo una lite
È arrivata la confessione da parte del compagno di Laura Guazzotti, la donna di 67 anni rimasta vittima di femminicidio a Savona al culmine di una lite. L’uomo è stato arrestato giovedì 18 luglio con l’accusa di omicidio aggravato. Era stato lui a chiamare i soccorsi, segnalando la morte della convivente nella loro casa in piazzale Moroni. L’indagato, inizialmente contraddittorio nelle sue dichiarazioni, ha poi ammesso di aver ucciso la donna durante una discussione per soldi, colpendola al petto.
- Lite e femminicidio a Savona: la confessione del compagno
- Le liti, le testimonianze e i precedenti
- L'allarme, il ritrovamento del corpo e i rilievi
Lite e femminicidio a Savona: la confessione del compagno
Sarebbe quindi risolto il caso di femminicidio di Savona, con la confessione del compagno della vittima, un uomo incensurato di 67 anni fermato per omicidio aggravato nel pomeriggio di giovedì 18 luglio.
Dopo che era stato proprio lui ad allertare i soccorsi, le sue dichiarazioni hanno subito rivelato diverse discrepanze rispetto a quanto emerso dai primi accertamenti investigativi, specialmente riguardo alle circostanze del ritrovamento del corpo.
Il delitto è avvenuto a Savona, in Piazzale Moroni
E così, dopo le contestazioni degli investigatori, l’uomo ha ammesso le sue colpe. Ha agito durante la notte, in seguito a una discussione accesa causata dalle incessanti richieste di denaro della compagna.
L’uomo ha confessato di aver colpito la donna al torace, provocandole un malore la cui gravità, in definitiva, l’ha portata al decesso.
Le liti, le testimonianze e i precedenti
Gli esami immediati non hanno rivelato precedenti interventi per conflitti tra i due partner. Tuttavia, la coppia era già nota ai Servizi Sociali per problematiche pregresse.
Alcuni vicini di casa, inoltre, hanno testimoniato di aver sentito la coppia litigare e urlare di frequente, come riportato da Il Secolo XIX, aspetto che andrebbe a configurare uno dei più classici scenari per delitti di questo tipo.
Vito Innamorato, capo della squadra Mobile della Polizia di Savona, ha affermato a Rainews che l’uomo, fin da subito, sosteneva di non avere denaro per il funerale della compagna. Tuttavia, la perquisizione dell’abitazione ha permesso di rinvenire una valigia con indumenti e generi alimentari, oltre a un portafogli con 4000 euro.
Attualmente, il 67enne è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ed è stato trasferito nel carcere di Genova Marassi.
L’allarme, il ritrovamento del corpo e i rilievi
Al mattino di giovedì l’uomo ha chiamato i vicini e i soccorsi, chiedendo aiuto dalla sua abitazione in piazzale Moroni. La comunicazione al personale del 118 era drammatica: aveva trovato il corpo senza vita della compagna, anch’essa italiana e senza precedenti penali, nella camera da letto.
Sul posto sono arrivati gli agenti delle Volanti, della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, insieme al Pubblico Ministero che ha preso in carico le indagini sul ritrovamento del cadavere.
L’analisi preliminare effettuata dal medico legale ha riportato la presenza di “ecchimosi sul petto ritenute astrattamente compatibili con un traumatismo di natura violenta”.La salma è stata poi trasferita all’Autorità Giudiziaria per l’autopsia ordinata dalla Procura.