Fedez malato non testimonia sulla strage di Corinaldo: sarà assente al processo per legittimo impedimento
Il rapper Fedez è malato e non presenzierà in aula come testimone del processo per la strage della discoteca di Corinaldo, in cui morirono 6 persone
Il rapper italiano Fedez, per la seconda volta, non si presenterà al processo bis sulla strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in cui cinque minori e una donna di 39 anni persero la vita in occasione di un concerto di Sfera Ebbasta.
- Perché Fedez deve testimoniare nel processo
- Fedez sta male: legittimo impedimento
- Anche Sfera Ebbasta assente al processo
- La ricostruzione della strage di Corinaldo
Perché Fedez deve testimoniare nel processo
Fedez era atteso come testimone in tribunale, dato che era stato ospite della discoteca di Corinaldo poco prima dell’incidente.
Dalle sue dichiarazioni, è la posizione dei giudici, sarebbero potute emergere informazioni importanti per inquadrare le condizioni della struttura e l’adesione alle norme di sicurezza da parte dei gestori.
Fedez sta male: legittimo impedimento
Il rapper non parteciperà all’udienza per legittimo impedimento. Avrebbe infatti presentato al Tribunale un certificato di malattia.
Secondo le indiscrezioni che circolano sul web e parzialmente confermate dalle sue ultime dichiarazioni sui social, Fedez starebbe attraversando un periodo particolarmente difficile anche sul piano della salute.
Il rapper Fedez durante la finale del programma X Factor.
Anche Sfera Ebbasta assente al processo
In aula mancherà anche il collega Sfera Ebbasta, anche lui chiamato ad Ancora nel ruolo di testimone del processo e anche lui assente per legittimo impedimento.
Il trapper si trova sul set del suo nuovo videoclip musicale, e non parteciperà a questa udienza, dunque, per motivi di lavoro.
La ricostruzione della strage di Corinaldo
La sera dell’8 dicembre 2018 nella discoteca Lanterna Azzurra si sarebbe dovuto tenere il concerto del trapper Sfera Ebbasta, ma prima dell’arrivo dell’artista si verificò la strage di Corinaldo in cui morirono 6 persone.
Alcuni individui spruzzarono in sala dello spray al peperoncino, creando il panico nella folla, che iniziò a riversarsi nell’unica uscita di emergenza agibile, quella posta nel retro del locale.
Nel locale sarebbero state presenti circa 1.400 persone, nonostante una capienza massima autorizzata di 469.
A centinaia salirono sul ponticello situato su un piccolo fossato, ma la balaustra del ponte cedette, facendo precipitare molti al suolo. Oltre alle 6 vittime si contarono 59 feriti.