Fedez e il racconto del tentato suicidio nel brano-attacco a Ferragni: il testo di Allucinazione Collettiva
Fedez ha dedicato il suo nuovo singolo "Allucinazione collettiva" all'ex moglie Chiara Ferragni. Nel testo del brano si fa riferimento anche a un tentato suicidio
Nessun nuovo episodio del dissing contro Tony Effe. A sorpresa, nel nuovo singolo intitolato “Allucinazione collettiva“, Fedez non è andato all’attacco del rapper romano, con cui da alcuni giorni ha ingaggiato un duello a distanza. L’artista milanese ha voluto invece dedicare il brano all’ex moglie Chiara Ferragni. Tante le accuse, più o meno dirette, contenute nel testo della canzone: dalla crisi dopo il Festival di Sanremo del 2023 fino al riferimento a un tentato suicidio.
- Fedez e il racconto del tentato suicidio
- Il commento di Chiara Ferragni
- Il testo integrale del brano "Allucinazione collettiva"
Fedez e il racconto del tentato suicidio
“Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio“, recita un verso del singolo, uscito nella giornata di sabato 21 settembre.
E ancora: “Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio. Ho preso le gocce e no pezzi di vetro perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto“.
Chiara Ferragni all’evento del marchio Goa Organics a Madrid
Il testo è pregno di riferimenti alla relazione tra l’autore e l’influencer cremonese, dalla crisi post Sanremo (“Ricordi Sanremo si è tinta di nero per una vicenda di cronaca Rosa“) fino al momento della rottura (“Tu che mi butti fuori di casa e io che butto il blister del Prozac”).
Un crescendo musicale di accuse, quello di Fedez, che va a colpire anche la cerchia di Ferragni: “Hai visto i tuoi amici? Sono yes man. Saranno felici senza di me. Sono parassiti, niente di che. Io odiavo loro ma amavo te”.
Dopo la prima strofa, tuttavia, il tono della canzone cambia, diventando all’improvviso malinconico: “Mi chiedo ancora se c’è un lieto fine a una favola infelice e storta”.
“Eppure – prosegue – lo so che mi hai donato le cose più belle che ho. Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più. Vorrei cancellare tutta questa merda. Guardarmi allo specchio tirarmi una sberla (…) Abbiamo vinto un concorso di colpe“.
Il commento di Chiara Ferragni
Il commento della diretta interessata è arrivato prima dell’uscita del singolo: “Questa sera non uscirà l’ennesimo dissing che ha intrattenuto molto, ma una finta canzone romantica, priva di sincerità“, ha spiegato Ferragni in due storie pubblicate su Instagram.
“Un palese tentativo di sfruttare il momento, un atto violento, considerando che sono stati 10 mesi molto difficili. Sto cercando di andare avanti nonostante tutto e chiedo solo di essere lasciata fuori da questi giochi“.
“In molte occasioni – ha spiegato ai suoi follower – ho scelto di restare in silenzio, forse troppe, per proteggere chi mi sta a cuore e tutelare la mia famiglia. Ma ora sono stanca. Stanca di subire gli attacchi gratuiti, pettegolezzi infondati e dicerie velenose. Credo sia giunto il momento di mettere un punto a tutto questo e di poter vivere serenamente, senza essere trascinata in situazioni che non mi appartengono né oggi, né mai più”.
Il testo integrale del brano “Allucinazione collettiva”
Ehi
Fatti viva
È stata solo un’allucinazione collettiva
Notte d’Agosto vomito inchiostro
Penso al tuo volto e non ti riconosco
Eppure fa male eppure ricordo
Di al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio
Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio
Ho preso le gocce e no pezzi di vetro
perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto (che c***o di spreco)
Valori e ideali, perle ai maiali
I nostri c***i messi in Piazza Affari
La nostra è una gara a chi corre ai ripari
Finché magistrato non ci separi
Ricordi Sanremo si è tinta di nero per una vicenda di cronaca Rosa
Tu che mi butti fuori di casa e io che butto il blister del Prozac
Hai visto i tuoi amici? Sono yes man
Saranno felici senza di me
Sono parassiti, niente di che
Io odiavo loro ma amavo te
Ed io mi chiedo ancora se c’è un lieto fine a una favola infelice e storta
Se fossi stato un altro me
Tu un’altra te forse sarebbe tutta un’altra storia
(È nero l’abito da sposa)
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
Scappo dai problemi agli occhi degli altri sembra che penso solo a divertirmi
Sento un corpo che sanguina forse è a un passo dagli inferi
Fisso questo foglio vorrei ma non voglio
Ficcarmi nel c**o quel cazzo di orgoglio
Dimmi che è un incubo
Mascherato da sogno
Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho
Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più
Vorrei cancellare tutta questa m***a
Guardarmi allo specchio tirarmi una sberla
E anche io di c****te ne ho fatte un po’ troppe
Abbiamo vinto un concorso di colpe
Sbagli se pensi che non ho mai amato
Per te avrei ucciso ma tu mi hai fermato
I buchi allo stomaco che mi son fatto
Per tutto lo schifo che ho accumulato
La gente festeggia sulla tua carcassa mi chiedo alla fine che cosa hanno vinto
Tu sei la distrazione di massa più bella che io abbia mai visto
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
Ed io mi chiedo ancora se c’è un lieto fine a una favola infelice e storta
Se fossi stato un altro me
Tu un’altra te forse sarebbe tutta un’altra storia
(È nero l’abito da sposa)
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce