Fedez denunciato dalla Rai per il Primo maggio: lo sfogo social
La Rai denuncia Fedez per aver diffuso le registrazioni con i vertici aziendali prima del Concertone, e il rapper lancia l'attacco via social
La Rai ha dato mandato ai propri legali di procedere in “sede penale” contro Fedez per il caso del Primo maggio. L’azienda ha denunciato il rapper per il video pubblicato sui social dopo la performance sul palco della manifestazione, utilizzato dall’artista per mostrate un tentativo di censura da parte dei vertici. Ne dà notizia l’Ansa.
Fedez denunciato dalla Rai per il Primo maggio: “Ha detto cose gravi”
Ad annunciarlo è stato Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e capogruppo in Vigilanza Rai, rispondendo a un’interrogazione sulle polemiche legate al Concertone.
“Si tratta di un atto dovuto e doveroso, perché su temi fondanti della nostra democrazia, come la libertà di espressione e il rispetto della persona, non è possibile scherzare né tantomeno organizzare show per un pugno di like”, ha dichiarato.
“Noi speriamo solamente che emerga la verità. Non abbiamo sete di vendetta e ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in audizione in Vigilanza. Quella sera sono state fatte e dette cose troppo gravi, sarebbe offensivo del nostro ruolo fare finta di niente”, ha concluso, come riporta l’Ansa.
Fedez denunciato dalla Rai per il Primo maggio: “Vigliaccheria di Stato”
A stretto giro è arrivata la replica via social di Fedez. “Aggiornamento sul mio album di querele. Sono appena stato querelato dalla Rai”, ha dichiarato nelle storie di Instagram, attaccando duramente la Rai e la “vigliaccheria di Stato” dei dirigenti del Servizio pubblico.
“Come ho sempre detto mi assumo la responsabilità di quello che ho detto e fatto, quindi affronto le conseguenze. Però bisognerebbe ricordare come si è comportata la tv di Stato in questa faccenda”, ha sottolineato il signor Ferragni.
“Sapete dov’è la differenza tra me e voi?”, ha chiesto, riferendosi ai dirigenti Rai. “È che io la telefonata l’ho pubblicata mettendoci la faccia e pagando le conseguenze, voi che mi avete registrato a vostra volta, dirigenti della tv di Stato, l’avete data ai giornalisti che devono coprire le loro fonti”.
“Ovviamente questo non è un illecito giuridico, però vi siete parati il c**o, e questa è vigliaccheria di Stato. Ma va bene così”, ha continuato.
“Nonostante abbiate fatto il grandissimo sforzo per scatenare la stampa a vostro favore, andatevi a leggere i commenti su Youtube di quello che pensa la gente, che la telefonata integrale è pure peggio di quella tagliata”, ha detto ancora.
“E non ho pubblicato tutto quello che ho ancora in mano, quindi speriamo che almeno in commissione di Vigilanza Rai mi facciano parlare e dire la mia, visto che c’è bisogno del contraddittorio”, ha sottolineato Fedez.
“Sapevo come sarebbe finita, e sono felice di questo perché ci sono tante cose che devono emergere. Ad esempio, come ha fatto la Lega a diramare un comunicato 6 ore prima che io salissi sul palco dicendo che se Fedez sale sul palco a leggere il suo testo la Rai non deve pagare il Concertone?”, ha chiesto ancora.
“Comunque, orgogliosissimo a maggior ragione di quello che ho fatto. Lo rifarei altre mille volte. Non si tratta di farlo per vendere qualche smaltino in più, perché io la mia famiglia la mantengo anche senza smaltini”, ha continuato, rispondendo alle critiche ricevute il Primo maggio.
“La cosa che mi mette una tristezza infinita è che a comunicare la querela della Rai sia stato un leghista della commissione Vigilanza Rai, che ha detto che sul palco ho detto delle cose gravissime. Amico Fritz della Lega, le cose che ho detto sono parole di gente del tuo partito che è ancora lì dentro a fare carriera. Ma dove c***o vivete?”, ha concluso Fedez.