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Fatturazione elettronica, scatta l'obbligo per i forfettari: chi può evitarla e come si emette

Dal 1° luglio 2022 scatta l'obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari, ma non per tutti: ecco chi può evitarla fino al 2024

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La data del 1° luglio 2022 è ben segnata in rosso nel calendario di tutti i possessori di partita Iva nel regime dei forfettari e dei vecchi minimi. È infatti in questa data che partirà la “fase 1” del nuovo obbligo di fatturazione elettronica, con oltre 800mila forfettari che saranno obbligati a emettere la e-fattura per non incappare in sanzioni amministrative.

Fatturazione elettronica, chi è obbligato

La fatturazione elettronica sarebbe dovuta essere obbligatoria da gennaio 2024, ma il governo ha deciso di anticipare i tempi attraverso il Decreto PNRR2. La misura, infatti, ha l’obiettivo di rafforzare il contrasto all’evasione fiscale e il passaggio all’e-fattura sarà graduale da qui al 2024.

I primi a essere interessati in questo passaggio, come detto, sono i contribuenti che rientrano nel regime di vantaggio, per i contribuenti in regime forfettario (articolo 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014) e per i soggetti passivi (associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore) che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione del regime speciale ai fini IVA delle imposte sui redditi.

Fatturazione elettronica, scatta l'obbligo per i forfettari: chi può evitarla e come si emetteFonte foto: 123RF

Nello specifico dal 1° luglio 2022 sono obbligati a emettere la fattura elettronica tutte le partite Iva che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi o percepito compensi superiori ai 25.000 euro. Chi invece non rientra in questi parametri vedrà scattare l’obbligo direttamente dal 1° gennaio 2024.

Come si emette la fattura elettronica

Per emettere la fattura elettronica bastano pochi e semplici passi. Per compilarla esistono diversi software gratuiti o a pagamento e l’Agenzia dell’Entrate, per venire incontro a tutti, ha messo a disposizione il proprio totalmente gratuito.

Per i forfettari che si troveranno a compilare la fattura elettronica sarà necessario utilizzare il codice associato al regime ossia “Regime forfettario (art.1, c.54-89, L. 190/2014)“, mentre il codice da utilizzare al posto dell’Iva è “altri casi delle operazioni non soggette“. Il tipo di fattura, invece, potrà essere TD01 (fattura) o TD06 (parcella).

È poi cura del professionista compilare la restante parte della fattura con i relativi compensi e il bollo virtuale che verrà pagata successivamente tramite F24 (pagamento trimestrale entro i 250€).

Le sanzioni e i rischi

Essendo una novità, e come tale avrà bisogno di entrare nella quotidianità delle partite Iva, esistono anche delle agevolazioni sulle sanzioni sul mancato allineamento alla fatturazione elettronica. Ai “nuovi”, infatti, è lanciato un salvagente sulle multe che di solito vanno dal 5% al 10% dei corrispettivi non documentati o registrati; e da 250 euro a 2mila euro se la violazione non rileva ai fini della determinazione del reddito.

Per il terzo trimestre del 2022, ossia da luglio a settembre, la fattura potrà essere emessa entro il mese successivo dall’effettuazione dell’operazione. Poi a regime la fattura immediata andrà emessa entro il dodicesimo giorno successivo a quello dell’operazione.

fattura Fonte foto: ANSA
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