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Fase 2, tamponi "troppo pochi". I numeri regione per regione

La Fondazione Gimbe ha rilevato la tendenza su base regionale a svolgere tamponi, e ha lanciato un appello al Governo e alle Regioni

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Uno studio della Fondazione Gimbe ha rilevato che la media nazionale dei tamponi svolti ogni giorno è di 88 per 100mila abitanti, un terzo dei quali sarebbe di controllo, ovvero effettuato sulle stesse persone per avere più conferme di avvenuta guarigione. Per la Fondazione, il numero di tamponi sarebbe troppo basso e troppo diversificato su base regionale.

Nella classifica stilata da Gimbe, la provincia Autonoma di Trento è quella in cui si svolge il maggior numero di tamponi: 222 al giorno ogni 100mila abitanti, di cui il 46.7% è diagnostico. In Lombardia se ne fanno invece 99 (il 46.6% di controllo), mentre all’ultimo posto c’è la Puglia con 37 tamponi, di cui il 98% diagnostici.

Tamponi, le tre tendenze evidenziate dalla Fondazione Gimbe

Il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta ha dichiarato, come riportato sul comunicato stampa: “Le nostre analisi sono state effettuate sugli ultimi 14 giorni e forniscono tre incontrovertibili evidenze. Si conferma che circa un terzo dei tamponi sono ‘di controllo‘ e che il numero di tamponi per 100.000 abitanti/die è molto esiguo rispetto alla massiccia attività di test necessaria nella fase 2″.

“Infine esistono notevoli variabilità regionali – ha precisato Cartabellotta – sia sulla propensione all’esecuzione dei tamponi, sia rispetto alla percentuale di tamponi ‘diagnostici'”. Nel dettaglio, i numeri osservati dalla Fondazione dal 22 aprile al 6 maggio sono suddivisi per categorie.

Fase 2, i tamponi regione per regione

Alla classe 1 appartengono le regioni in cui si fanno più di 250 tamponi al giorno ogni 100mila abitanti, ma in Italia nessuna rientra in questa categoria.

La classe 2 (dai 130 ai 250 tamponi) accoglie la Provincia autonoma di Trento, Valle D’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Friuli-Venezia Giulia.

Seguono le regioni della classe 3, ovvero Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria, Liguria, dove si effettuano dai 100 ai 129 tamponi per 100mila abitanti/die.

In classe 4 ci sono invece Lombardia, Marche, Basilicata, Toscana, Molise, Abruzzo, Lazio, con uno spettro di 60-90 tamponi giornalieri.

Nell’ultima categoria, la classe 5, ci sono Sardegna, Calabria, Campania, Sicilia e Puglia, dove si fanno meno di 60 tamponi.

Si precisa inoltre che il 67,1% dei tamponi totali sono diagnostici, ma anche in questo caso le percentuali variano molto in base alle regioni: in Campania il 25,3% dei tamponi sono diagnostici, mentre in Puglia il 98%.

Fase 2 e tamponi, l’appello della Fondazione Gimbe

L’appello della Fondazione Gimbe rivolto alle Regioni è di “implementare l’estensione dei tamponi diagnostici“. Al ministero della Salute chiede invece “di inserire tra gli indicatori di monitoraggio della fase 2 un minimo di almeno 250 tamponi diagnostici al giorno per 100.000 abitanti”.

“Il Governo – ha precisato inoltre Cartabellotta – oltre a favorire le strategie di testing, deve neutralizzare comportamenti opportunistici delle Regioni finalizzati a ridurre la diagnosi di un numero troppo elevato di nuovi casi che, in base agli algoritmi attuali, aumenterebbe il rischio di nuovi lockdown“.

Tamponi, Oms: “Oggi sintomatologia clinica è più ampia”

Sul tema dei tamponi si è espresso anche il direttore aggiunto dell’Oms Ranieri Guerra, che in un’intervista al Messaggero ha dichiarato: “I tamponi andranno eseguiti a coloro che hanno una sintomatologia suggestiva che però rispetto all’inizio si è diversificata molto: mentre prima era una polmonite o una infezione polmonare, oggi invece la sintomatologia clinica per cui si ricorre al tampone è più ampia”.

“Il tampone di massa non è una soluzione – ha poi chiosato – vanno fatti sulla base di un sistema di sorveglianza attivo che identifichi il positivo entro 24 ore, prima che vada in ospedale. Sarà fondamentale essere rapidi”.

Coronavirus, il tampone si fa in macchina Fonte foto: ANSA
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