Fase 2, scontro Regioni-governo: la Calabria riapre i bar
I presidenti delle Regioni sul piede di guerra: in Calabria un vero e proprio strappo
Con una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i governatori di centrodestra di Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Molise, Abruzzo, e il presidente della provincia autonoma di Trento chiedono maggiore autonomia.
Fase 2, lo strappo della Calabria: riaprono i bar
Da domani, come riporta Ansa, in Calabria sarà “consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto”.
Lo prevede un’ordinanza firmata dalla governatrice della Calabria, Jole Santelli. Secondo l’ordinanza, queste stesse attività “possono essere riattivate presso gli esercizi che rispettano le misure minime ‘anti-contagio’ e ferma restando la normativa di settore”.
Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, però, ha sospeso l’ordinanza regionale sulla parziale riapertura di bar e ristoranti. Lo ha annunciato in un video su ‘Facebook’: “Reggio conferma il rispetto del Dpcm Conte. Non pensavo di doverlo fare ma dopo quanto è successo era importante riportare la calma e la tranquillità”.
Per Falcomatà, l’ordinanza è “illegittima e illogica”.
Il sindaco ha spiegato: “Tutti vogliamo che la Calabria riparta ma nel rispetto delle regole, delle leggi e della salute dei cittadini”.
Fase 2, l’annuncio di Boccia sulle ordinanze regionali
L’altolà è arrivato dal ministro degli affari Regionali Francesco Boccia: “Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm”.
“Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida – ha annunciato -, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle (solo in caso di allentamento delle misure)”.
“Se non avviene sono costretto a ricorrere all’impugnativa al Tar o alla Consulta”, ha specificato. “Non impugno subito ma con grande collaborazione vi scrivo e prima ancora sollecito un confronto preventivo”.
“In base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate” tra le Regioni sulle riaperture di attività. Il principio, a detta di Boccia, è “contagi giù uguale più aperture e viceversa“, ha aggiunto.
“È molto importante – ha concluso Boccia – dare un segnale di unità. Se non siamo uniti noi non possiamo chiederlo ai cittadini. Ci vogliono unità, serietà e responsabilità” avrebbe detto il ministro ai presidenti delle Regioni.
Fase 2, governo verso la diffida dell’ordinanza della Calabria
Il governo, a quanto si apprende, va verso la diffida dell’ordinanza della Regione Calabria che dispone l’apertura di bar, ristoranti e pasticcerie. L’ordinanza, che va in direzione contraria al Dpcm sul lockdown in vigore fino al 3 maggio, è stata oggetto di dibattito nel corso del Cdm conclusosi nella notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 aprile.
Fase 2, Comuni in rivolta contro la Regione
Primi Comuni calabresi in rivolta contro l’ordinanza firmata dalla governatrice Jole Santelli.. A Carlopoli, nel Catanzarese, il sindaco Mario Talarico in un avviso contesta l’atto e aggiunge che si atterrà a quanto previsto dai Dpcm del 10 e 26 aprile.
Il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, annuncia la non applicazione mentre il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, si riserva di impugnare il provvedimento.