Fase 2, la Lega di Salvini contro Conte: occupato il Parlamento
Sono 74 i parlamentari che hanno trascorso la notte nelle aule di Camera e Senato, in protesta per le "mancate risposte" del governo
Sono 74 i parlamentari della Lega che hanno trascorso la notte nelle aule della Camera e del Senato, protestando contro “le mancate risposte” del governo Conte nella fase 2, quella della convivenza con il coronavirus. Presente anche il leader del partito, Matteo Salvini, insieme ai capigruppo nei rispettivi emicicli, ossia Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Lo rende noto l’Ansa.
Una nota della Lega ha annunciato che questa mattina proseguirà la staffetta di deputati e senatori che “non ostacoleranno i lavori parlamentari già previsti. Anzi sono i deputati della maggioranza che hanno chiesto (e ottenuto nella capigruppo) che domani l’Aula di Montecitorio non votasse il decreto, rimandato a martedì prossimo, per esser certi di riuscire a partire entro il 10 maggio“.
“Una vergogna e un affronto nei confronti di milioni di italiani – prosegue la nota – che un lavoro non ce l’hanno più o, nel migliore dei casi, è sospeso come la vita di tutti in questa emergenza da Covid-19“.
I parlamentari hanno spiegato che resteranno “a oltranza nelle aule rispettando le regole e silenziosamente” finché “il governo non darà risposte precise sul fronte della sicurezza sanitaria, della ripresa del lavoro, del ripristino delle libertà, dei diritti e della democrazia nel Paese e nel Parlamento“.
“Al momento – conclude la nota -, però, l’unica certezza è che il tanto sbandierato decreto aprile è definitivamente sparito dalle agende dell’esecutivo e prima di maggio il governo non approverà alcun provvedimento. Intanto famiglie e imprenditori continuano a soffrire”.
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Parlamento occupato, Salvini: “Portiamo la voce dei cittadini”
“Siamo rimasti in Parlamento e andremo avanti senza disturbare nessuno o interrompere lavoro, a distanza con le mascherine perché gli italiani ci hanno detto ‘portate la nostra voce’. Dopo 50 giorni inizia a pesare la chiusura”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, in collegamento con Telelombardia.
“Non siamo stati a giocare a briscola, rispondevamo alle domande delle persone su affitto, bollette, mutui”, perché su questo “non c’è nessun aiuto”, ha aggiunto Salvini.
“Siamo in Parlamento anche per questo, ormai i decreti i cittadini non li scoprono in gazzetta ufficiale ma in tv il sabato sera. Peccato che siano annunci – ha spiegato il leader della Lega -. Ora sono a casa a farmi una doccia ma alle 9 riprendiamo i lavori sul documento di economia e finanza. Vogliamo chiedere al governo di essere più veloce. Noi vogliamo che alle parole seguano i fatti, non pretendiamo miracoli”.
E sulle critiche di Giorgia Meloni: “Spero che oggi, visto che andremo avanti ancora con questa protesta pacifica e costruttiva e leggeremo le voci dei cittadini, tutto il centrodestra si unisca. Le porte del Parlamento sono aperte a tutti, giorno e notte. Poi io non vado a commentare quando altri fanno proteste e manifestazioni”.
Parlamento occupato, Salvini: “Chiederò a Conte di eliminare l’autocertificazione”
“Oggi – ha aggiunto Salvini – chiederò al presidente Conte, dopo 50 giorni di chiusura, burocrazia e multe, non è il caso di dare fiducia agli italiani ed eliminare l’autocertificazione?. Gli italiani hanno la testa, smettila con l’autocertificazione, lasciamo che polizia e carabinieri tornino al loro sacrosanto lavoro di lotta al crimine e fidiamoci degli italiani”.