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Family Act, cosa c'è da sapere: dall'assegno unico al congedo

Il ddl è stato approvato dal Consiglio dei ministri

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Abbiamo approvato in Cdm il Family Act, per sostenere la genitorialità, contrastare la denatalità, favorire la crescita dei bambini e giovani e la conciliazione della vita familiare con il lavoro, soprattutto femminile. Devo a Bonetti e Catalfo l’impegno per portare a compimento questo importante provvedimento”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte dopo il Consiglio dei ministri, ripreso dall’Ansa.

Il disegno di legge delega è composto da 8 articoli: nel primo sono previsti i principi ed i criteri direttivi cardine di tutta la riforma che sarà attuata con i decreti delegati.

Le deleghe per specifici ambiti di competenza sono previste agli articoli 2, 3, 4 e 5 e 6.

Nell’articolo 7 è disciplinata una procedura identica per l’adozione di tutti i decreti legislativi previsti nella delega, eccetto che per la delega contenuta all’articolo 3, concernente il riordino delle misure di sostegno all’educazione dei figli, per la quale è prevista l’intesa della Conferenza unificata, ai sensi dell’articolo 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

Per tutti i decreti, invece, è prevista la trasmissione alle competenti Commissioni parlamentari per i profili di competenza.

Family Act: l’assegno universale

L’assegno universale è mensile e verrà corrisposto dal 7° mese di gravidanza fino al compimento del 18° anno di età di ciascun figlio, ad eccezione della figlia o del figlio disabile per il quale non sussistono limiti di età, tramite una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione.

Nel caso di figli successivi al primo, l’assegno subirà una maggiorazione del 20%, così anche nel caso di figlia o figlio disabile.

Family Act: il congedo parentale

Per quel che riguarda il congedo parentale, si stabilisce un periodo minimo non inferiore ai 2 mesi di congedo parentale non cedibile all’altro genitore per ciascun figlio.

Prevede inoltre un periodo di congedo obbligatorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per il padre lavoratore nei primi mesi di nascita del figlio e che il diritto al congedo sia concesso a prescindere dallo stato civile o di famiglia del genitore lavoratore; previsto un permesso retribuito, di almeno 5 ore nell’arco di un anno scolastico per i colloqui con i professori dei figli.

Prevista l’introduzione di modalità flessibili nella gestione di congedi, compatibilmente con le esigenze del datore di lavoro e nell’ambito della relativa competenza, con le forme stabilite dalla contrattazione collettiva applicata al settore.

Prevista una durata minima di 2 mesi di congedo non cedibile all’altro genitore.

Family Act: incentivi al lavoro femminile

Introduce l’indennità integrativa del 30% della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall’Inps, per il periodo in cui rientrano al lavoro dopo il congedo obbligatorio, e introduce anche la deducibilità delle spese per le baby-sitter tenendo conto dell’Isee.

E ancora la modulazione graduale della retribuzione percepita dalla lavoratrice nei giorni di astensione nel caso di malattia del figlio e incentivi per i datori di lavoro che stabiliscono modalità di lavoro flessibile.

Prevede inoltre che ai genitori di figli con età inferiore a 14 anni sia riconosciuto il lavoro agile.

Una quota del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per l’avvio delle nuove imprese start up femminili e l’accompagnamento per i primi due anni.

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Family Act: autonomia e protagonismo giovanile

Il Family Act prevede il sostegno alle famiglie, mediante detrazioni fiscali delle spese sostenute per l’acquisto di libri universitari per ogni figlio maggiorenne a carico, iscritto all’università, che non goda di altre forme di sostegno per l’acquisto di testi universitari.

Il sostegno alle famiglie, mediante detrazioni fiscali delle spese relative al contratto di affitto di abitazioni per i figli maggiorenni iscritti ad un corso universitario.

Il sostegno alle giovani coppie, composte da entrambi i soggetti di età non superiore a 35 anni, mediante agevolazioni fiscali, per l’affitto della prima casa.

Family Act: infanzia

Nell’ambito del riordino delle misure di sostegno per i figli a carico, si prevede un buono per il pagamento delle rette degli asili nido e altri servizi per l’infanzia nonché l’assegno di natalità.

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