Facebook elimina i programmi su diversità e inclusione, la nota interna di Meta: “Il panorama sta cambiando”
Meta ha deciso di porre fine ai programmi DEI dopo aver annunciato l’eliminazione dei fact checker. La reazione di Joe Biden: “Vergognoso”
La rivoluzione di Meta prosegue. Dopo l’annuncio dello stop al fact checking su Facebook e Instagram, Mark Zuckerberg ha deciso si fermare i programmi per la diversità, l’inclusione e l’equità. Meta ha parlato di “panorama giuridico negli Usa che sta cambiando”, mentre il presidente Joe Biden ha definito la decisione “vergognosa”.
- Le Big Tech Usa virano a destra
- Meta elimina i programmi su diversità e inclusione
- Biden sulla scelta di Meta: “Decisione vergognosa”
Le Big Tech Usa virano a destra
La presa di posizione di Meta – che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp – può essere letta nell’ambito del cambiamento che diverse big tech sembrano aver intrapreso dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. I ceo di Amazon, Google e OpenAi, infatti, hanno deciso di donare fondi per l’inauguration day di Donald Trump, in programma il 20 gennaio.
Zuckerberg ha fatto lo stesso, ma oltre alla donazione ha annunciato prima la rinuncia ai fact checker sulle sue piattaforme, e ora lo stop ai programmi di inclusione.
Meta elimina i programmi su diversità e inclusione
In una nota interna, Meta ha chiarito che i programmi intrapresi dall’azienda per favorire diversità e inclusione sarebbero “antiquati” rispetto al nuovo scenario giuridico degli Stati Uniti. Tuttavia, la società guidata da Zuckerberg ha assicurato che continuerà a favorire inclusione e diversità in azienda, ma con politiche diverse da quelle attuali.
Secondo i dati resi noti da Meta, proprio grazie ai programmi DEI (diversity, equity, inclusion) l’azienda ha quasi raddoppiato il numero di dipendenti di colore e ispanici. Con le nuove direttive Meta porrà fine ai corsi di formazione dedicati a equità e inclusione, sostituendoli con programmi che “combattono i pregiudizi nei confronti di tutti”.
Janelle Gale, vicepresidente di Meta che ha firmato la nota inviata ai dipendenti, ha sottolineato che i programmi DEI hanno assunto un significato controverso perché “alcune persone li intendono come una pratica che implica un trattamento preferenziale di alcuni gruppi rispetto ad altri”.
Biden sulla scelta di Meta: “Decisione vergognosa”
Il presidente Joe Biden, che aveva duramente criticato la decisione di Meta di eliminare il fact checking sulle sue piattaforme, ha definito “vergognosa” la scelta della società di Zuckerberg.
Sulla vicenda ha preso posizione anche l’Unione europea: “Le piattaforme dei social media svolgono un ruolo importante nella vita quotidiana delle persone, ma hanno anche un’enorme importanza e influenza sociale ed economica”.
“In Europa vogliamo creare un ambiente digitale sicuro ed equo. Il nostro compito è quello di garantire che i diritti dei cittadini europei siano rispettati e che la nostra legislazione venga seguita. Questo garantisce condizioni di parità e un ambiente online sicuro per tutti”, ha commentato su X Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva della Commissione Ue con delega alla Sovranità Tecnologica, alla Sicurezza e alla Democrazia.