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F1, piloti divisi dopo l'attacco missilistico a Jeddah: riunione tesa e ipotesi boicottaggio. La decisione

Riunione tesa durata 4 ore tra i piloti di Formula 1 dopo l'attacco missilistico a pochi chilometri dalla pista del GP in Arabia Saudita: la decisione

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’attacco missilistico a una raffineria di petrolio, a soli 20 chilometri di distanza dalla pista di Jeddah, ha messo in seria discussione lo svolgimento del Gran Premio di Formula 1 in Arabia Saudita, in programma nella giornata di domenica 27 marzo 2022.

Dopo alcune ore concitate, in cui si è fatta strada anche l’ipotesi di un boicottaggio da parte dei piloti, è arrivata la decisione ufficiale e finale.

F1, il Gran Premio dell’Arabia Saudita si svolgerà

La Fia e i piloti, attraverso una nota, hanno ufficializzato che il Gran Premio di Formula 1 dell’Arabia Saudita si svolgerà regolarmente, nonostante l’attacco all’impianto petrolifero di Aramco di venerdì.

La gara, però, stando ad alcune indiscrezioni di stampa, sarebbe stata molto vicina a saltare, a causa di forti divergenze tra i piloti.

F1, piloti divisi dopo l'attacco missilistico a Jeddah: riunione tesa e ipotesi boicottaggio. La decisioneFonte foto: IPA
L’attacco nei pressi della pista di Formula 1 a Jeddah.

F1, piloti divisi dopo l’attacco missilistico a Jeddah: la riunione notturna

Il ‘Corriere della Sera’ riporta di una riunione straordinaria tra piloti, tesa e concitata, durata 4 ore e conclusasi in piena notte, con tentativi di mediazione continui da parte dei vertici della F1, della Fia, dei team principal, allo scopo di cercare di avvicinare le posizioni divergenti.

Diversi piloti avrebbero tentato di boicottare la corsa. Tra i più motivati in tal senso spiccano i nomi di Lewis Hamilton e del compagno di squadra George Russell (che è anche il vice presidente della Grand Prix Driver’s Association, una sorta di sindacato di categoria), di Pierre Gasly, di Fernando Alonso e di Lance Stroll. Sul versante opposto, tra chi era invece intenzionato a correre, c’erano invece i ferraristi Charles Leclerc e Carlos Sainz e i due piloti della Red Bull Max Verstappen e Sergio Perez.

GP F1 in Arabia Saudita, le note ufficiali di Fia e piloti

Nella sua nota, la Fia ha precisato che “dopo l’incidente, c’è stata un’ampia discussione tra le parti interessate, le autorità governative saudite e le agenzie di sicurezza che hanno dato assicurazioni complete e dettagliate sul fatto che l’evento sia sicuro”.

I piloti, nel loro comunicato, hanno precisato: “Abbiamo discusso tanto, parlato con i vertici della Formula 1 e col governo saudita, che ci ha spiegato come le misure di sicurezza siano state ulteriormente migliorate. Così abbiamo deciso di andare avanti”.

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