Exit poll delle elezioni regionali in Abruzzo: Marsilio (centrodestra) in vantaggio, ma è testa a testa
I primi exit poll delle elezioni regionali in Abruzzo danno in vantaggio il candidato del centrodestra Marsilio
Sono stati pubblicati i primi exit poll per le elezioni regionali in Abruzzo, subito dopo la chiusura delle urne nella Regione alle 23:00. I sondaggi vedono in vantaggio in candidato del centrodestra Marco Marsilio con una percentuale tra il 48,7 e il 52,7%, contro il risultato dello sfidante Luciano D’Amico che è valutato tra il 47,3 e il 51,3%.
- I risultati del primo exit poll
- I risultati del secondo exit poll
- Le polemiche sul silenzio elettorale
- I dati sull'affluenza in Abruzzo
I risultati del primo exit poll
Pubblicati i primi exit poll delle elezioni regionali in Abruzzo, che hanno una copertura del 75%. I sondaggi eseguiti subito dopo il voto danno in leggerissimo vantaggio il candidato del centrodestra Marco Marsilio, che avrebbe ricevuto tra il 48,7 e il 52,7% delle preferenze.
Poco lontano però il candidato del campo largo, che riunisce tutte le forze di opposizione, dal Movimento 5 Stelle ad Azione. Luciano D’amico è dato tra il 47,3 e il 51,3%. Scarto minimo quindi tra i due, di circa un punto percentuale.
La scheda elettorale che gli elettori abruzzesi hanno compilato
Più definito invece il vantaggio del centrodestra nei voti di coalizione. Quella di centrosinistra è data tra il 46,3% e il 50,3%, mentre quella sostenuta dalle forze di governo si attesta tra il 49,7% e il 53,7%.
I risultati del secondo exit poll
Si allarga il distacco alla pubblicazione del secondo exit poll. Ora tra i due candidati i sondaggi danno circa cinque punti di distacco. Luciano D’Amico, di centrosinistra, si attesterebbe secondo le prime analisi tra il 45,5% e il 49,5%, mentre Marco Marsilio, governatore uscente sostenuto dal centrodestra, tra il 50,5% e il 54,5%.
Stabile invece la distanza tra le liste che sostengono in due candidati, con il campo largo dato tra il 46,5% e il 50,5% e il centrodestra tra il 49,5% e il 53,5%. Cala quindi l’incertezza, i sondaggi eseguiti subito dopo il voto danno ora in vantaggio piuttosto netto il candidato uscente.
Le polemiche sul silenzio elettorale
Durante la giornata del 10 marzo, nella quale le urne sono rimaste aperte, i due contendenti e i partiti che li sostengono si sono scambiati varie accuse di aver violato il silenzio elettorale, la legge per cui gli esponenti politici sono tenuti a non parlare pubblicamente durante il periodo della votazione per non influenzarla.
La prima accusa è giunta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo il discorso fatto negli spogliatoi alla Nazionale di Rugby maschile, reduce da una vittoria molto importante contro la Scozia nel torneo Sei Nazioni.
Poi è stato il candidato del centrodestra Marsilio ad accusare due giornalisti, Marco Travaglio e Andrea Scanzi, di aver organizzato un “Comizio” contro di lui durante la trasmissione Accordi & Disaccordi.
I dati sull’affluenza in Abruzzo
Gli abruzzesi hanno votato fino alle 23:00 di domenica 10 marzo, facendo registrare un’affluenza alle urne maggiore rispetto all’ultima elezione regionale del 2019. Alle 12 il dato dell’affluenza faceva infatti registrare un aumento di ben 2,5 punti percentuali rispetto all’ultima tornata.
Un dato che in serata, alla seconda rilevazione ufficiale, si è mantenuto positivo ma ha riscontrato una frenata per quanto riguarda il paragone con il 2019. In serata infatti si erano recati a votare il 43,9% degli elettori contro il 43,02% di cinque anni fa.