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Ex dirigenti Conad indagati per corruzione e autoriciclaggio nel rilevare Auchan: 36 milioni sequestrati

Sequestrati 36 milioni di euro agli ex vertici di Conad, indagati per corruzione nell'ambito dell'acquisizione di Auchan

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La guardia di finanza ha effettuato sequestri per oltre 36 milioni di euro nell’ambito di una inchiesta sull’acquisizione dei negozi del gruppo francese Auchan da parte di Conad. Nove le persone indagate per corruzione tra privati e autoriciclaggio, tra cui l’ex ad del colosso della grande distribuzione, Francesco Pugliese, l’ex direttore finanziario Mauro Bosio e il manager Raffaele Mincione.

Sequestrati 36 milioni di euro

Nella mattinata di giovedì 13 marzo i finanzieri del Comando provinciale di Bologna hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo a carico di diversi indagati per oltre 36 milioni di euro, somma ritenuta provento dei reati di corruzione e autoriciclaggio.

Il sequestro è stato disposto dal gip del tribunale di Bologna Nadia Buttelli su richiesta della locale procura.

Raffaele MincioneFonte foto: ANSA
Tra gli indagati l’imprenditore e manager Raffaele Mincione 

L’indagine sugli ex vertici Conad

Al centro dell’inchiesta della procura di Bologna l’operazione di acquisizione dei supermercati Auchan da parte di Conad e in particolare presunte condotte corruttive degli ex vertici del colosso italiano della grande distribuzione.

Come riporta Ansa, l’indagine è partita dalla denuncia presentata da due cooperative di dettaglianti associate. Conad risulta parte lesa nel procedimento.

Le accuse di corruzione e autoriciclaggio

L’ex amministratore delegato e l’ex direttore finanziario di Conad sono accusati di aver costituito una fiduciaria per ricevere false consulenze da parte di imprenditori nell’ambito dell’operazione Auchan, incassando milioni di euro.

Il tutto con la complicità dei familiari: sono indagati anche la moglie e il figlio di Pugliese e il fratello di Bosio.

Indagato anche il broker Mincione

Nell’inchiesta risulta indagato anche l’imprenditore e broker romano Raffaele Mincione, già coinvolto nel processo per la compravendita da parte del Vaticano del palazzo di Sloane Avenue a Londra che ha riguardato anche il cardinale Becciu.

Secondo l’accusa, Mincione con il versamento di oltre 11 milioni di euro dissimulato da compensi per fantomatiche attività di consulenza avrebbe indotto Pugliese e Bosio a coinvolgerlo nell’operazione di acquisizione di Auchan, avvenuta nel 2019.

L’imprenditore romano, tramite un proprio gruppo societario con sede in Lussemburgo partner finanziario di Conad e una società veicolo, ha rilevato la sub-holding italiana del gruppo francese.

Secondo l’ipotesi accusatoria, gli immobili sarebbero stati quindi ceduti a fondi immobiliari gestiti da Mincione e il consorzio si sarebbe impegnato a cedere a quest’ultimo al prezzo simbolico di 1 euro una parte consistente della quota di partecipazione detenuta nella società veicolo.

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, i soldi intascati sarebbero stati usati da Pugliese e Bosio, in larga parte, in attività di investimento “effettuate con modalità tali da ostacolare la ricostruzione della provenienza delittuosa delle somme”.

Dalle analisi dei flussi finanziari sono emerse anche spese significative per altre attività, come la sistematica partecipazione alla “Mille Miglia” con un’auto storica acquistata proprio utilizzando i profitti illeciti.

conad-corruzione Fonte foto: Guardia di finanza
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