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L'ex calciatore Christian Riganò torna a fare il muratore: "Bisogna lavorare, mi piace e ne vado orgoglioso"

L'ex calciatore Christian Riganò, che durante la carriera ha indossato, tra le altre, le maglie di Fiorentina e Messina, adesso fa il muratore

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

“Dio perdona, Riga-no”: la scritta che campeggia su un muro di Firenze è dedicata a Christian Riganò, che con la Fiorentina ha giocato dal 2002 al 2005. Ora che la sua carriera da calciatore è terminata, l’ex attaccante, rimasto nei cuori di molti tifosi (non solo a Firenze) è tornato a fare il muratore.

Il ritorno al lavoro

In un’intervista concessa al ‘Corriere della Sera’, Christian Riganò ha spiegato: “Due cose so fare nella vita: i gol e il muratore. Così, dopo aver smesso di giocare, sono tornato a fare il mio mestiere: mi piace e ne vado orgoglioso“.

L’ex calciatore ha poi aggiunto: “Diciamo che avevo lasciato questo mestiere a tre quarti, nemmeno a metà. Io sono questo: amo costruire e riparare le cose. Non avendo avuto chiamate per allenare, sono tornato a fare il mio lavoro. Ho preso due patentini per allenare. Amo il calcio, ma si vede che non sono adatto per quello di oggi, fatto principalmente di sponsor. Non accetto compromessi. Certo, se poi arrivasse la chiamata giusta sarei pronto a tornare in panchina”.

Christian Riganò (a sinistra) in una foto del 2006, anno in cui indossava la maglia del Messina.

La carriera da calciatore

Nel corso dell’intervista, Riganò ha raccontato così la chiamata alla Fiorentina: “Ero al Taranto. Mi chiamò Giovanni Galli, chiedendomi di andare alla Fiorentina, che era finita in C2 dopo il fallimento di Cecchi Gori. Alla prima telefonata riattaccai, pensavo fosse uno scherzo”.

L’attaccante ha ricordato anche il suo “giorno magico“: “È stato allo stesso tempo un momento drammatico. Il 12 settembre 2004, all’Olimpico: esordisco in serie A, a 30 anni, con la fascia da capitano della Fiorentina, dopo l’incredibile resurrezione dalla serie C. Dopo appena 20 minuti ho un grave infortunio. Ci rimasi malissimo”.

Nel 2006 Riganò si è trasferito al Messina, dove ha segnato 19 gol in 26 partite (è stato il terzo cannoniere del torneo dopo Totti e Lucarelli). L’ex bomber ha commentato: “La chiamata in Nazionale da Donadoni non è mai arrivata. Ancora non ho capito il perché”.

I soldi guadagnati da calciatore

A proposito dei soldi incassati nell’arco della sua carriera da calciatore, Riganò ha precisato: “Ho guadagnato bene e ne sono felice. Nella mia intera carriera, però, ho incassato quanto molti giocatori di media fascia oggi guadagnano in 2-3 mesi. Così, poi, bisogna tornare a lavorare”.

 

 

Fonte foto: ANSA

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