Evade con un lenzuolo un detenuto dal carcere Madia di Barcellona Pozzo di Gotto: partita la caccia all’uomo
Uomo in fuga dal carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. L'evasione è avvenuta con un lenzuolo. È caccia all'uomo per le strade della città
È evaso un detenuto 34enne dal carcere Madia di Barcellona Pozzo di Gotto. Le dinamiche, ancora poco note, fanno riferimento a un’evasione da film con tanto di lenzuolo calato oltre il muro. La fuga è avvenuta nel primo pomeriggio e la città è ora blindata per la caccia all’uomo.
La fuga rocambolesca
Come in un film un detenuto 34enne di Milano, residente del carcere Madia di Barcellona Pozzo di Gotto da inizio luglio, si è dato alla fuga. Le dinamiche, per quanto ancora poco chiare, sembrano riportare l’utilizzo di una fune improvvisata per calarsi al di là del muro della struttura carceraria.
La fune è stata ricavata dai lenzuoli messi a disposizione dei detenuti. La rocambolesca evasione è avvenuta nel primo pomeriggio, intorno alle ore 15. L’allarme è scattato immediatamente, così come le misure di isolamento degli altri detenuti e quelle previste per la caccia all’uomo.
Fuga dal carcere Madia di Barcellona Pozzo di Gotto, vicino Milazzo
La caccia all’uomo
È iniziata intorno alle ore 15 la caccia all’uomo nei pressi del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, meglio conosciuto come carcere Madia (un ex ospedale psichiatrico giudiziario).
La città ha accolto l’evaso in fuga con alte temperature e strade vuote. L’uomo, di origini milanesi, era detenuto da poco nella struttura, ovvero da appena una ventina di giorni. Non si conoscono i reati commessi da questo, ma le autorità hanno dato massima priorità alle ricerche. Le forze dell’ordine hanno quindi chiuso le strade in ingresso e in uscita dalla città per rintracciare il detenuto.
Non un caso isolato
La fuga estiva non è la prima registrata dal carcere Madia. Il più recente, in ordine cronologico, è quella che risale al 2019.
Nell’ultima evasione dal carcere di Barcellona Pozzo di Gotto furono due gli uomini detenuti a darsi alla fuga. In quell’occasione la tecnica usata fu allargare le sbarre, per passarci attraverso, e scappare dall’Ottavo reparto.