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Covid, qual è la fascia d'età più colpita nella seconda ondata

Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, ha parlato dello stato di avanzamento di uno studio sul plasma dei guariti, da usare come cura nei positivi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, nel corso della sua audizione in Commissione al Senato ha parlato dello stato di avanzamento dello studio ‘Tsunami‘: coordinato dall’Agenzia del farmaco, serve a valutare l’uso del plasma dei guariti nel trattamento di malati Covid-19, con polmonite da Sars-CoV-2 e insufficienza respiratoria, in associazione con le terapie standard. Lo riporta l’Adnkronos.

I pazienti inseriti nel trial sono al momento 188, ma l’obiettivo è di arruolarne 474: lo studio ha subìto un rallentamento per il calo estivo del numero di casi con indicazione per il trattamento.

Secondo il presidente dell’Iss, comunque, l’attuale aumento dei contagi permetterà di “raggiungere la soglia definita in tempi più rapidi”.

Covid, la situazione tra gli over 70

Brusaferro ha indicato l’età media delle persone che contraggono l’infezione da Sars-Cov-2, oggi intorno ai 40 anni. “Nel periodo di picco – ha aggiunto – eravamo sui 60-70 anni, durante il periodo estivo è stata significativamente più bassa, intorno ai 30. Questo ci dice chi si ammala”.

Attualmente l’incidenza per fascia d’età è molto elevata fino a 50 anni, anche fra 50 e 70 anni, “ma è ancora fortunatamente limitata per gli over 70”, ha spiegato.

Coronavirus, Brusaferro sull’indice di contagio Rt: “Superiore a 1 in molte aree”

Per quel che riguarda invece la fotografia del Paese, Brusaferro ha evidenziato come l’epidemia sia ormai “diffusa in tutto il Paese, non più localizzata. Ci troviamo in questa situazione dopo un periodo estivo con numeri limitati e un periodo settembrino in lieve e progressivo aumento, che a ottobre ha avuto un suo picco nelle ultime due settimane“.

L’esperto ha sottolineato che l’indice di contagio “Rt è superiore a 1 in tutte le Regioni, con alcune realtà anche significativamente sopra 1″.

Coronavirus, il ruolo degli asintomatici e la scuola: cosa fare secondo Brusaferro

Brusaferro si è poi soffermato sull’importanza di individuare gli asintomatici, “la prima frontiera per fermare l’infezione, è fondamentale continuare a tracciare i positivi, senza mollare la presa”:

Quindi, l’appello: “Si adottino misure per ridurre il numero dei positivi sotto la soglia, con una fase di contenimento“.

Sul tema della scuola, il presidente dell’Iss ha ricordato come i protocolli siano in continua evoluzione per limitare la trasmissione nelle classi: “Sappiamo che, in qualche modo, i bambini possono contrarre meno l’infezione – ha spiegato Brusaferro -, e quindi trasmetterla meno: ma gli studi sono in corso e una parola definitiva la potremo dare solo nelle prossime settimane”.

Covid, il rischio di essere contagiati a una cena. Lo studio Fonte foto: Ansa
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