Esplosione in un deposito di gas vicino Bucarest in Romania: 1 morto e 58 feriti. Due persone in cura a Milano
Le esplosioni in un deposito di bombole a gas di Crevedia. Nell'incendio una persona è morta e altre 58 sono rimaste ferite: quattro sono gravissime
A fuoco un deposito di bombole a gas in Romania. Si aggrava il bilancio dell’incendio divampato nella tarda serata del 26 agosto a Crevedia, a pochi chilometri dalla capitale Bucarest. Cresce, infatti, il numero delle persone ferite a cui si aggiunge un morto a causa delle due esplosioni di cui non si conoscono ancora le cause. Quattro persone sono state trasferite in Italia e in Belgio: versano in gravissime condizioni con ustioni su tutto il corpo.
- Le due esplosioni in un deposito di bombole a gas
- Quattro feriti trasportati in Italia e Belgio
- Residenti evacuati, ma l'area è ancora a rischio
Le due esplosioni in un deposito di bombole a gas
Era la tarda serata del 26 agosto quando le fiamme hanno avvolto un deposito di bombole a gas di Crevedia, comune a poca distanza da Bucarest, in Romania.
Come riporta l’agenzia di stampa ‘LaPresse‘, il vasto incendio con cui fanno i conti i soccorritori è stato causato da due violente esplosioni che si sono registrate a pochi minuti di distanza l’una dall’altra.
🇷🇴 FLASH – L’explosion d’une station de gaz dans la ville de Crevedia en Roumanie a fait plusieurs victimes. Les images sont impressionnantes. (médias locaux) pic.twitter.com/dUnh4hkhcG
— AlertesInfos (@AlertesInfos) August 26, 2023
Sono decine i video diffusi sui social da media locali e utenti che immortalano le esplosioni e le fiamme apparse ingestibili nelle prime ore.
Quattro feriti trasportati in Italia e Belgio
Stando agli ultimi aggiornamenti, il bilancio dei feriti è salito a un morto e a 58 feriti. Tra questi ultimi, 39 sarebbero vigili del fuoco intervenuti per domare le fiamme dopo il primo incendio. Altri 2, invece, sarebbero poliziotti a cui si aggiungono 2 gendarmi.
Secondo quanto diffuso dai media locali, si contano quattro persone in condizioni molto critiche che hanno riportato ustioni sull’80% del corpo.
Due di loro sono state trasportate a Bruxelles e altre due a Milano perché la Romania non è ancora dotata di un centro per grandi ustioni.
Tra i Paesi che hanno manifestato la propria disponibilità alle cure mediche, anche la Germania e l’Austria.
Residenti evacuati, ma l’area è ancora a rischio
Il deposito di bombole a gas in cui sono avvenute le due esplosioni era di proprietà del figlio del sindaco di Crevedia, membro del partito di governo Psd. Al momento sulle cause del rogo non si sa ancora nulla. Saranno le indagini avviate a fare luce sull’accaduto.
Intanto, sono stati evacuati i cittadini residenti nel raggio di 700 metri dal deposito. “La zona è ancora pericolosa”, ha allertato Raed Arafat, il capo del dipartimento di emergenza della Romania. “C’è il rischio di un’altra esplosione di un’altra cisterna”, ha aggiunto.
Sulla vicenda è arrivato anche il commento del presidente rumeno Klaus Iohannis: “Una nuova tragedia ha scosso la Romania”, ha scritto sulla sua pagina Facebook mostrando vicinanza alle famiglie di vittime e feriti.
“Non appena la situazione nell’area a rischio sarà stabilizzata, occorre avviare rapidamente un’indagine per verificare se la legge e i regolamenti sono stati violati“, ha aggiunto il presidente Iohannis.