Esplosione a Calenzano nel deposito Eni, il racconto del testimone dopo il boato: "Mi ha alzato in aria"
L'esplosione a Calenzano ha scosso tutti i residenti e i lavoratori della zona: il racconto di uno dei testimoni, "alzato in aria" dall'onda d'urto
Lunedì 9 dicembre a Calenzano, vicino Firenze, un’esplosione nel deposito carburanti di Eni ha causato morti, dispersi e feriti. Panico nelle prime ore dopo l’incidente, scongiurato nei limiti del possibile dall’intervento eroico dei vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme prima che raggiungessero lo stoccaggio. Uno dei testimoni dell’incidente ha descritto gli attimi dopo il boato, fortissimo, che si è sentito addirittura a Firenze, distante circa 30 chilometri.
- Il racconto di un testimone
- Parla il ferito: "Attraversato da un tuono"
- La situazione a Calenzano dopo l'esplosione
Il racconto di un testimone
Un testimone ha descritto gli attimi dopo l’esplosione, dicendo di essere stato “alzato in aria” e di aver immediatamente capito che fosse successo qualcosa all’Eni.
Poi ha aggiunto di essere uscito, ma di essere subito “tornato indietro” dopo aver “visto il fuoco“.
Un altro testimone, invece, ha raccontato che stava lavorando al tornio con altri operai, quando ha avvertito il forte boato: una grossa lamiera è stata bloccata da alcuni tubi, altrimenti sarebbe caduta addosso al gruppo.
Parla il ferito: “Attraversato da un tuono”
Uno dei feriti lievi, un uomo di 50 anni, ha raccontato all’Ansa, direttamente dal pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato, di non aver “mai visto niente del genere nella mia vita, sembrava ci avesse attraversato un tuono“.
Il lavoratore si trovava nel suo ufficio, a circa 100 metri dal luogo dell’esplosione: “Non abbiamo capito che cosa è successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi. L’esplosione è stata così forte da farci saltare per diversi metri all’interno del nostro ufficio, i vetri si sono sfondati e ci hanno ferito: è stata l’esperienza più traumatica di tutta la mia vita, sono ancora stordito”.
La situazione a Calenzano dopo l’esplosione
Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco, che hanno evitato una vera e propria strage impedendo al fuoco di raggiungere i depositi di stoccaggio del carburante.
L’esplosione a Calenzano, infatti, è avvenuta a una pensilina durante il caricamento delle autocisterne.
La situazione, ha spiegato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, è “sotto controllo”.
Inoltre, sulla qualità dell’aria, il governatore ha sottolineato – ripreso dall’Ansa – che “mi è stato assicurato che allo stato attuale la situazione tende a essere normale”.