Escursionista precipita dalla Ferrata Lipella a Belluno e muore, l'allarme di un soccorritore dopo la caduta
L'escursionista belga di 42 anni è morto dopo una caduta di 50 metri sulla Ferrata Lipella, in provincia di Belluno: sotto choc la compagna
Ennesima tragedia in montagna: martedì 9 luglio un escursionista di nazionalità belga, di 42 anni, è morto dopo essere rimasto vittima di un incidente sulla Ferrata Lipella, nelle Dolomiti ampezzane, in provincia di Belluno. Un soccorritore ha chiamato la Centrale del 118 dopo aver assistito alla caduta dell’uomo per circa 50 metri: lo spiegamento dei mezzi di soccorso, purtroppo, non è bastato a salvare la vita dell’uomo.
- Escursionista precipitato sulla Ferrata Lipella: morto
- I soccorsi in elicottero
- Il recupero del corpo
- La dinamica della caduta: la coppia saliva slegata
Escursionista precipitato sulla Ferrata Lipella: morto
Il drammatico episodio è avvenuto martedì 9 luglio, quando era da poco passato mezzogiorno. La Ferrata Lipella è un percorso attrezzato, che conduce alla Tofana di Rozes, nel Bellunese.
Il caso ha voluto che sull’itinerario un soccorritore sia stato testimone della rovinosa caduta dell’escursionista, attivandosi immediatamente per lanciare l’allarme.
Il tragico incidente è avvenuto sulla Ferrata Lipella, un itinerario nelle Dolomiti ampezzane, in provincia di Belluno
I soccorsi in elicottero
Il soccorritore, trovandosi su un livello inferiore rispetto alla vittima dell’incidente, ha assistito alla caduta e ha potuto fornire le coordinate esatte al Suem di Pieve di Cadore, che è intervenuto in breve tempo con l’invio di un elicottero.
Sul luogo della caduta, quindi, sono giunti l’equipe medica e il tecnico di elisoccorso. La squadra, purtroppo, non ha potuto fare nulla per salvare la vita al 42enne, limitandosi a constatare il suo decesso.
Il recupero del corpo
Necessitando assistenza, l’elisoccorso è atterrato per imbarcare un soccorritore della Guardia di Finanza. Dopo aver ottenuto il nulla osta, il corpo del 42enne belga è stato recuperato con un verricello e trasportato al rifugio Dibona, dove un carro funebre ha preso in consegna la salma.
In un momento successivo, l’elicottero è tornato all’uscita della Ferrata, nei pressi delle Tre Dita, per recuperare il soccorritore e la donna che era con lui.
La dinamica della caduta: la coppia saliva slegata
In base a quanto è stato ricostruito, l’escursionista belga, unitamente alla sua compagna, stava procedendo in salita per il percorso e nessuno dei due sarebbe stato legato.
Per cause ancora non accertate, l’uomo è quindi scivolato andando a precipitare nel vuoto per circa 50 metri, finendo su un’ampia cengia, ovvero una delle sporgenze pianeggianti che agevolano gli arrampicatori nei movimenti trasversali.
Illesa invece la donna, una 28enne di nazionalità slovena, anche se comprensibilmente sotto choc per aver assistito, a sua volta, alla fatale caduta del compagno.