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CRONACA NERA

Escursionista 76enne precipita e muore a Madesimo vicino Sondrio: la tragedia di fronte agli occhi degli amici

Una tragica fatalità: un escursionista di 76 anni è morto a Madesimo, Sondrio, dopo essere precipitato per 100 metri

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Un’altra tragedia tra gli appassionati di alpinismo. Un escursionista di 76 anni è precipitato mentre esplorava la montagna a circa 2700 metri di quota insieme ad un gruppo di amici a Madesimo, in provincia di Sondrio, nei pressi del Lago Nero. Dopo un volo di circa 100 metri è morto sotto gli occhi dei suoi compagni.

Madesimo, muore escursionista di 76 anni

Dopo la tragedia che ha colpito due finanzieri esperti di escursionismo, un’altra morte incombe nelle montagne del nord Italia.

Un uomo di 76 anni nel primo pomeriggio stava camminando nei dintorni del Lago Nero a Madesimo, in provincia di Sondrio, quando improvvisamente è precipitato per circa 100 metri.

Un escursionista di 76 anni è morto dopo essere precipitato per 100 metri a Madesimo, vicino Sondrio

Come ricostruisce l’edizione di Sondrio del ‘Corriere della sera’, l’uomo potrebbe essere caduto dalla cresta lungo il versante che si affaccia sul Lago Nero.

Il tratto percorso dal gruppo si trova al confine con la Svizzera.

Una prima ricostruzione e i soccorsi

‘Corriere’ riporta che gli amici lo avrebbero visto scivolare, dunque a cagionare la morte dell’escursionista 76enne sarebbe stata una fatalità.

Una volta ricevuto l’allarme, sul posto sono intervenuti i tecnici del soccorso alpino.

Nel frattempo da Bergamo era partito un elicottero dell’Areu, ma quando i soccorritori sono arrivati sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’anziano.

L’uomo riportava gravi ferite dovute all’impatto dopo la caduta. Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Chiavenna per far luce sulle dinamiche dell’incidente.

La tragedia dei due finanzieri

Nella notte tra mercoledì 16 agosto e giovedì 17 due finanzieri sono morti mentre scalavano il Monte Mangart, in Friuli, al confine tra l’Italia e la Slovenia.

Ad attenderli in caserma c’erano altri colleghi a conoscenza della difficoltà dell’impresa, per questo l’allarme non è stato dato fino alla mezzanotte.

Dalla caserma, infatti, i colleghi sono partiti alla ricerca dei due dispersi che nel frattempo avevano smesso di rispondere al telefono e non davano segnali dalle loro radio.

Dopo aver percorso lo stesso tratto dei due finanzieri, i colleghi hanno rinvenuto i corpi senza vita ai piedi della stessa parete che avrebbero dovuto scalare.

I due erano precipitati per decine di metri a causa di una tragica fatalità.

Fonte foto: iStock

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