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Escherichia coli, rientra l'allarme in 6 tratti di costa in Romagna: dove resta il divieto di balneazione

Rientrati i limiti in sei tratti della costa romagnola, ma il divieto di balneazione resta in vigore in 22 spiagge

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Le coste della Romagna sono alle prese con l’emergenza escherichia coli, con larghi tratti delle acque del Mare Adriatico che sono state interdette alla balneazione. Nella giornata di martedì, a causa di alcune analisi che hanno fatto emergere una concentrazione di escherichia coli superiore alla norma, ben 28 spiagge del litorale avevano ricevuto il temporaneo divieto di balneazione, ma nelle ultime ore, dopo ulteriori campionamenti delle acque, sei tratti sarebbero rientrati nei limiti.

I tratti tornati balneabili

A comunicare la buona notizia è stata l’Arpae, l’Agenzia Prevenzione Ambiente Energia Emilia-Romagna, che tramite un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito ha fatto sapere che i campioni aggiuntivi eseguiti nella giornata di ieri hanno permesso di verificare il rientro nei limiti normativi di sei acque. Nello specifico, tornano idonee alla balneazione:

  • Cervia Pinarella [Comune di Cervia – codice tratto IT008039007005]
  • Bellaria – Foce Vena 2 [Comune di Bellaria Igea Marina – codice tratto IT008099001001]
  • Bellaria – Foce Uso 100m S [Comune di Bellaria Igea Marina – codice tratto IT008099001003]
  • Bellaria – Pedrera Grande N [Comune di Bellaria Igea Marina – codice tratto IT008099001005]
  • Torre Pedrera – Pedrera Grande Sud [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014001]
  • Viserbella – La Turchia [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014004]

Dove resta il divieto di balneazione

Se i sei tratti citati potranno tornare a essere popolate dai vacanzieri, restano 22 le spiagge della costa romagnola interdette alla balneazione. Si tratta di:

  • Spiaggina – Punto A (Comune di Goro) .
  • Rio Pircio (Comune di Bellaria Igea Marina).
  • Torre Pedrera – Cavallaccio (Comune di Rimini).
  • Viserba – La Sortie (Comune di Rimini).
  • Viserba – Spina-Sacramora (Comune di Rimini).
  • Rivabella – Turchetta (Comune di Rimini).
  • Rimini – Foce Marecchia (Comune di Rimini).
  • Rimini – Foce Marecchia (Comune di Rimini).
  • Rimini – Ausa (Comune di Rimini).
  • Bellariva – Colonnella 1 (Comune di Rimini).
  • Bellariva – Colonnella 2 (Comune di Rimini).
  • Marebello – Istituto Marco Polo (Comune di Rimini).
  • Miramare – Roncasso (Comune di Rimini).
  • Miramare – Rio Asse Nord (Comune di Rimini).
  • Riccione – Foce Marano (Comune di Riccione).
  • Riccione – Fogliano Marina (Comune di Riccione).
  • Riccione – Porto Canale Nord (Comune di Riccione).
  • Riccione – Porto Canale Sud (Comune di Riccione).
  • Riccione – Colonia Burgo (Comune di Riccione).
  • Misano Adriatico – Rio Alberello (Comune di Misano Adriatico).
  • Misano Adriatico – Rio Agina (Comune di Misano Adriatico).
  • Cattolica – Torrente Ventena (Comune di Cattolica).

Le polemiche del Comune

Sono attese nella giornata di oggi ulteriori analisi sugli altri tratti dove ancora vige il divieto, ma non sono mancate le polemiche e le critiche delle autorità locali. Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, appresa la decisione di Ausl e Arpae, si è infatti detto sorpreso: “Non c’è alcuna spiegazione tecnica né logica per i dati riscontrati”.

Se è vero che a causa della siccità ci sono stati tanti problemi a Rimini, il primo cittadino ha sottolineato: “Le paratie a mare non vengono aperte da quasi un mese e mezzo e chi gestisce il ciclo integrato delle acque ha comunicato di non avere riscontrato alcun guasto o difetto alla rete fognaria e dell’acquedotto”.

Gli esperti, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, ipotizzano che i dati anomali potrebbero dipendere dall’ondata di calore che ha innalzato la temperatura marina creando uno squilibrio organico.

spiaggia Fonte foto: ANSA
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