Esce per andare a pescare e insulta il premier Conte sui social
Lecce, il video postato su Facebook da un 34enne è diventato virale. Il ragazzo è stato denunciato
Nonostante il divieto di uscire da casa, per cercare di fronteggiare l’emergenza coronavirus, un 34enne di Lecce ha deciso di violare le misure restrittive, prendere la sua auto e fare una diretta Facebook rivolgendo insulti al premier Giuseppe Conte. Nel video in questione, della durata di circa un minuto, il ragazzo si rivolge al presidente del Consiglio chiamandolo “dottore” ed esclama: «Noi stiamo uscendo perché questo è tempo di uscire, perché non ho fatto nessun reato per stare a casa». Aggiungendo «Dottor Conte, venga a parlare con me, con le sue quattro lauree che ha e vediamo chi ne sa di più e chi ne sa di meno. Io sto uscendo, sto andando al mare, a pesca perché noi siamo di Lecce e siamo abituati così». Poi chiude il video con una serie di insulti in dialetto.
Il video in questione non è passato inosservato ed è finito anche nelle mani della Digos. La polizia lo ha prima identificato e poi denunciato per una serie di reati. Il 34enne infatti ha violato le disposizioni anti-covid, non ha rispettato il codice della strada utilizzando lo smartphone alla guida e ha commesso il reato di oltraggio a corpo politico.
Non solo il provvedimento da parte delle forze dell’ordine perché il ragazzo ha attirato anche le ire del popolo del web che hanno commentato il filmato con frasi come: «Che vergogna per noi leccesi. Non meritava di essere al centro dell’attenzione. Per fortuna che lecce è conosciuta per l’arte e la cortesi», «Per un personaggio del genere la galera potrebbe anche essere un lusso. Penso che la cosa migliore sarebbe quella di fargli assaporare un lavoro di 14 ore al giorno nei campi o in qualche miniera, per almeno 5 anni. Poi per il recupero sociale altri 3 anni di galera. Forse la sua testa inizierà a funzionare», «Sì, sicuramente lui ne sa di più di tutti, infatti commettere un reato sapendo di farlo e pubblica il video che lo prova, solo un genio poteva riuscirci».