Emergenza caldo record con 23 città da bollino rosso: i consigli dell’esperto per evitare i colpi di calore
Con 23 città da bollino rosso aumentano le richieste di assistenza a causa del caldo record: i consigli per evitare colpi di calore
Sono ben 23 le città da bollino rosso mercoledì 19 luglio a causa dell’ondata di calore che sta interessando l’Italia e non solo. I consigli dell’esperto Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di Medicina generale e delle Cure primarie, per evitare malori.
- Quali sono le città da bollino rosso
- Il Codice calore e il numero 1500 per chiedere informazioni
- L'intervista all'esperto Claudio Cricelli
Quali sono le città da bollino rosso
Le 23 città da bollino rosso, come evidenziato dal Ministero della Salute, sono:
- Ancona;
- Bari;
- Bologna;
- Brescia;
- Cagliari;
- Campobasso;
- Catania;
- Civitavecchia;
- Firenze;
- Frosinone;
- Latina;
- Messina;
- Napoli;
- Palermo;
- Perugia;
- Pescara;
- Rieti;
- Roma;
- Torino;
- Trieste;
- Venezia;
- Verona;
- Viterbo.
Per Milano e Reggio Calabria rimane il bollino arancione, mentre a Bolzano, dopo due giorni con la massima allerta caldo, ti scende al livello ‘giallo’, come a Genova.
Il Codice calore e il numero 1500 per chiedere informazioni
Il Ministero della Salute mette in guardia dai rischi del caldo e, tramite il titolare del dicastero Orazio Schillaci, fa sapere che è stato attivato il numero 1500 di pubblica utilità, già istituito durante la pandemia Covid, per chiedere informazioni e ricevere indicazioni.
Si tratta soprattutto di “un numero che può indicare ai cittadini i presidi dove rivolgersi a loro più vicini”, come chiarito da Schillaci.
Il Ministero, inoltre, ha predisposto il Codice calore. Ma di cosa si tratta?
L’intervista all’esperto Claudio Cricelli
Il Codice calore è “un codice aggiuntivo, che si aggiunge a quelli già presenti e che consentono di valutare la gravità di problemi di salute, soprattutto a quale percorso deve essere indirizzata una persona che si presenta in Pronto Soccorso. In base alle sue condizioni si decide che tipo di intervento necessita. I codici sono quindi il rosso, che indica il caso più urgente, l’arancione, l’azzurro (che è più nuovo, ndr), il verde e il bianco, per coloro che potrebbero anche non rivolgersi al pronto soccorso. Ora abbiamo anche il Codice calore, specifico per le alte temperature, che ricorda un po’ quello rosa, che invece è stato attivato in caso di violenze sessuali. Di fatto viene applicato in presenza di una condizione specifica di malessere causata dalle alte temperature”, spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di Medicina generale e delle Cure primarie.
Cosa fare se ci si sente male a causa dell’ondata eccezionale di caldo?
“Sicuramente bisogna evitare di esporsi al caldo e preferire gli ambienti freschi specie nelle ore più calde del giorno. Se si avverte un certo affaticamento è bene bere di più perché così si aiuta l’organismo nell’attività di raffreddamento del corpo. Questo meccanismo, infatti, porta a sudare e in questo modo si abbassa la temperatura corporea: quando fa caldo, infatti, la temperatura sale rispetto ai 36°C normali, portando a quella che si chiama ‘febbre da calore’. Esattamente come per il riscaldamento del corpo in inverno, così in estate abbiamo bisogno di raffreddare la temperatura e questo richiede energia e calorie. Per questo i soggetti più a rischio potrebbe soffrire maggiormente in questo periodo: si tratta soprattutto di over 65/70, cardiopatici e soggetti con problemi respiratori o anziani, che hanno meno energie per compiere questa operazione”.
Può aiutare anche un’alimentazione differente?
“Sì, infatti sono consigliati pasti più leggeri, soprattutto ricchi di frutta e verdura, che hanno doppio vantaggio: rendono più semplice la digestione, che di suo richiede sangue sottratto all’attività di raffreddamento, e riduce il riscaldamento indotto dalla digestione stessa. Un altro consiglio è di indossare abiti leggeri e possibilmente chiari, per evitare il rischio di colpi di calore o insolazioni”.
Cosa sono i colpi di calore?
“Il colpo di calore si verifica quando la temperatura elevata, insieme alla ridotta ventilazione e all’elevata umidità non consentono all’organismo di disperdere il calore in eccesso tramite la sudorazione. I sintomi classici iniziano con una sensazione di caldo e malessere fisico che si manifesta con una difficoltà respiratoria e, a volte, nella deambulazione. Negli anziani possono esserci anche disturbi di tipo psichico, perché avvertendo una minore sensazione di sete non bevono abbastanza. Spesso il malessere si identifica con pelle calda e arrossamento”.
Che differenza c’è rispetto all’insolazione?
“L’insolazione è molto simile, ma è causata da una esposizione diretta ai raggi del sole con il corpo, in particolare con la testa. Può provocare una vera e propria sofferenza dell’encefalo, potenzialmente molto pericolosa. Possono comparire anche nausea e vomito, abbassamento della pressione e quindi anche un possibile collasso”.
Cosa occorre fare se si presentano i campanelli d’allarme di un colpo di calore o di sole?
“Prima di tutto bisogna mettersi al riparo dal sole, un in posto fresco e possibilmente ventilato. Poi va sempre bene anche un vecchio rimedio della nonna, come una pezzuolina bagnata in testa. Se si tratta di un malessere leggero questi accorgimenti sono sufficienti, altrimenti è bene rivolgersi al Pronto soccorso o alla guardia medica, specie in caso si perdano i sensi e non si riprende conoscenza subito”.