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Emanuele Pozzolo rischia il processo, chiuse le indagini sul deputato: per la Procura di Biella ha sparato lui

Emanuele Pozzolo rischia di andare a processo per la vicenda legata allo sparo di Capodanno a Rosazza, vicino Biella: indagini chiuse, cos'ha stabilito la Procura

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Emanuele Pozzolo rischia il processo. Dopo oltre 3 mesi, venerdì 5 aprile la Procura di Biella ha notificato al deputato FdI la chiusura delle indagini sullo sparo di Capodanno a Rosazza, che ha ferito Luca Campana.

La nota della Procura di Biella

La chiusura delle indagini preliminari nei confronti del deputato Emanuele Pozzolo è stata ufficializzata da una nota della procuratrice capo di Biella, Teresa Angela Camelio.

Ecco quanto è riportato:

“Le indagini preliminari hanno avuto ad oggetto sia l’assunzione a sommarie informazioni di tutte le persone presenti la notte del 31 dicembre 2023 nei locali della pro loco di Rosazza, sia rilievi e accertamenti di carattere tecnico eseguiti nei locali ove si sono svolti i fatti e sull’arma in sequestro detenuta da Pozzolo. Sin dall’acquisizione delle sommarie informazioni testimoniali da parte della procura della Repubblica di Biella e dalla stazione dei carabinieri di Andorno Micca, emergeva la riconducibilità dei reati provvisoriamente contestati (lesioni personali colpose, omessa custodia di armi e accensioni/esplosioni pericolose) a Pozzolo, con relativa iscrizione dello stesso nel registro degli indagati. I rilievi eseguiti dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Biella su Pozzolo (il cosiddetto stub) e nei locali della pro loco di Rosazza, ed i successivi accertamenti tecnici eseguiti (in contraddittorio con la difesa) dal laboratorio Ris di Parma (stub, accertamenti dattiloscopici e biologici sull’arma in sequestro), hanno confermato l’ipotesi iniziale e hanno escluso l’eventuale coinvolgimento di terze persone“.

Dopodiché si passa a descrivere la consulenza balistica che, sempre secondo la Procura:

“ha accertato la piena sovrapponibilità del narrato delle persone informate sui fatti e, in particolare, quelle della persona offesa e non ha riscontrato la ricostruzione alternativa fornita originariamente da Pozzolo al momento dei fatti”.

Durante le indagini preliminari, la Procura ha sottolineato che:

“la pistola dalla quale è stato esploso il colpo non poteva essere portata in luogo pubblico e/o aperto al pubblico, poiché detenuta esclusivamente in regime di collezione”.

Si è quindi proceduto “all’iscrizione della persona sottoposta a indagini anche per la fattispecie di porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico o aperto al pubblico. È emerso altresì, da ultimo, che anche il munizionamento detenuto da Pozzolo al momento dello sparo non poteva essere portato in luogo pubblico e/o aperto al pubblico poiché ‘espansivo’ e, pertanto, rientrante nel cosiddetto munizionamento da guerra”.

Per quali reati è stato indagato Emanuele Pozzolo

La nota si chiude con l’elenco dei reati per i quali è stato indagato Emanuele Pozzolo, ossia:

  • lesioni colpose;
  • porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico;
  • omessa custodia di armi e accensioni/esplosioni pericolose”.

Notizia in aggiornamento…

emanuele-pozzolo-processo-indagini-procura-biella Fonte foto: ANSA
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