Emanuele Pozzolo nega di aver usato la pistola e svela un retroscena sulla sera di Capodanno: chi l'ha toccata
Il deputato sospeso di FdI Emanuele Pozzolo ha raccontato la sua verità in merito allo sparo di Capodanno. Intanto si attende l'esito delle perizie
Emergono nuovi dettagli sul caso di Emanuele Pozzolo, il deputato sospeso di FdI che durante il veglione di Capodanno ha estratto la pistola che ha poi ferito Luca Campana. Pozzolo racconta che la pistola gli sarebbe scivolata dalla tasca del giubbotto, poi qualcun altro l’avrebbe raccolta armando il cane.
- Pistola-gate, la ricostruzione di Emanuele Pozzolo
- La versione di Morello e Campana
- Chi ha sparato a Luca Campana?
- Si attendono le perizie
Pistola-gate, la ricostruzione di Emanuele Pozzolo
I nuovi dettagli emergono dai verbali dei carabinieri, finora inediti. Pozzolo fin da subito ha ammesso di essere il proprietario dell’arma, un mini-revolver North American arms LR22.
Ma immediatamente ha aggiunto di non essere stato lui a premere il grilletto. Nei verbali il deputato viene descritto come “poco collaborativo”.
Inizialmente avrebbe reagito male alle richieste dei carabinieri giunti sul posto, la pro loco di Rosazza. Il politico avrebbe inizialmente rifiutato di sottoporsi agli accertamenti dello stub.
Solo dopo un consulto con il padre avvocato, giunto sul posto, Pozzolo avrebbe acconsentito agli accertamenti, ma non di consegnare i vestiti.
Il deputato avrebbe anche dichiarato di voler “andare a casa” e che in quel momento la sua “priorità” sarebbe stata quella di “riposare”.
La versione di Morello e Campana
Oltre a Pozzolo, le persone chiave della vicenda sono il ferito, Luca Campana, e il suocero Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario Andrea Delmastro.
Da quanto risulta, Morello e Campana concordano sul fatto che sia stato Pozzolo a maneggiare la pistola, anche se con alcune difficoltà: “Non sembrava esperto nell’usarla”.
Campana aggiunge che Pozzolo avrebbe appoggiato il revolver sul tavolo. Morello mette a verbale di aver udito il genero rivolgersi a Pozzolo dicendogli “mi hai sparato!”
Morello ammette di avere afferrato la pistola “con entrambe le mani”, ma solo per metterla in sicurezza. Morello ha così spiegato ai carabinieri perché sull’arma avrebbero trovato le sue impronte digitali.
Chi ha sparato a Luca Campana?
Tirando le somme, il politico ha più volte ribadito di non essere stato lui a sparare e ha negato che Luca Campana si sia sparato da solo. “So chi è stato, lo dirò solo ai pm”, ha dichiarato Pozzolo.
A questo punto rimane solo il nome di Pablito Morello, ma nessuna delle persone presenti alla festa lo avrebbe visto maneggiare l’arma prima dello sparo. Che a sparare possa essere stato Morello rimane al momento un’ipotesi recondita.
Durante il processo si cercherà di capire se a sparare possa essere stato stato qualcun altro il cui nome non è finora emerso. Intanto il ferito Luca Campana ha denunciato Pozzolo.
Si attendono le perizie
Elementi per chiarire la vicenda arriveranno dai tamponi presi sulle mani e sui vestiti di Pozzolo. I carabinieri del nucleo investigativo di Biella li hanno passati al Ris di Parma.
Questa prova sarà determinante per stabilire se, al momento dello sparo, Pozzolo non stesse impugnando la pistola, come da lui sostenuto.
La procura ha ordinato anche una perizia balistica. Tuttavia, il consulente tecnico ha potuto ispezionare la sede della pro loco solo molti giorni dopo l’incidente, quando gli arredi erano già stati spostati. I risultati della perizia arriveranno entro sessanta giorni.