,,

Emanuela Orlandi e il legame col cardinale Poletti, accuse del fratello Pietro e retroscena sulla scomparsa

Nuovi retroscena sul rapimento di Emanuela Orlandi, col fratello Pietro che punta il dito contro il Vaticano e il cardinale Ugo Poletti. E nel caso viene citato ora anche un nome nuovo

Pubblicato:

Sono passati 41 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi e Pietro, il fratello, non si arrende e continua a far sentire la sua voce. Lo fa puntando ancora una volta il dito contro il Vaticano e il cardinale Ugo Poletti, accusato di essere coinvolto nella scomparsa della giovane nel giugno 1983.

Caso Orlandi, le accuse al cardinale Poletti

Dal sit-in organizzato in occasione del 41esimo anniversario della scomparsa di Emanuela, Pietro Orlandi prosegue la sua lotta per scoprire la verità sulla sorella. Una battaglia che va avanti da 41 anni e che, con la Commissione Parlamentare e quella vaticana, spera possa dare i suoi frutti.

E lui di stare zitto non ne ha voglia e continua a puntare il dito contro la chiesa, tirando in ballo ancora una volta il cardinale Ugo Poletti.

“A gestire la situazione di Emanuela sarebbe stato il cardinale Poletti” ha detto Orlandi, sottolineando che la sorella Emanuela lo conosceva bene e che con lui parlava spesso a Sant’Apollinare. Un coinvolgimento, quello dell’ecclesiastico, che sarebbe stato confermato da una persona che avrebbe consegnato dei documenti all’uomo, una sorta di carceriere di Emanuela.

I retroscena sulla scomparsa

E Orlandi ha raccontato anche alcuni retroscena su come potrebbe essere andato il rapimento di Emanuela, sempre basandosi sulle parole di chi, secondo lui, dovrebbe essere convocato dalla Procura di Roma per sentire la sua.

L’uomo, che ha detto a Orlandi di essere stato coinvolto nel rapimento della sorella, avrebbe infatti fornito dei dettagli interessanti per le indagini.

Emanuela Orlandi cardinale Poletti fratello Pietro scomparsaFonte foto: ANSA
Pietro Orlandi

“Quest’uomo mi disse che per Poletti era difficoltosa e dolorosa questa situazione ma non poteva farne a meno. Mi ha anche detto che tutto era organizzato da più di un anno” le parole di Pietro.

Il fratello della giovane scomparsa a 15 anni, che oggi avrebbe 56 anni, ha sottolineato anche che l’informatore gli avrebbe detto che “c’erano questi “festini” in cui erano coinvolti personaggi importanti e che lui aveva il compito di portare delle ragazzine in queste situazioni. Così è successo anche il 22 giugno del 1983, ma Emanuela ha seguito un altro percorso”.

“Per rapirla si sono serviti di persone della Magliana ed è stato usato anche Poletti. Loro, il Vaticano, erano i ricattati” ha ribadito.

Il nome nuovo nel caso

Pietro Orlandi fa anche un altro nome, per la prima volta in 41 anni. È quello di Stefano Soderini, ex Nar a(nuclei armati rivoluzionari), la cui voce secondo la Procura è quella di alcune telefonate dei presunti rapitori.

“Non a caso sulla sua agenda personale hanno trovato il numero di Poletti. Pare che Poletti si sia avvicinato a loro, non si può trascurare questo dettaglio” ha detto Orlandi, sottolineando che “la pista di Londra è vera, io ne sono convinto”.

Emanuela Orlandi riconsegnata al Vaticano?

Ma non sarebbe finita qui, perché secondo Orlandi la sorella Emanuela sia stata vittima di un ricatto finito male e, dopo che alcune richieste sono state soddisfatte, sarebbe stata riconsegnata.

“Non alla famiglia perché testimone diretta di cose troppo grosse” ha sottolineato, accusando chi l’ha rapita di non aver “avuto la coscienza di darla di nuovo in pasto ai criminali perché ci sarebbero stati per sempre dei testimoni e quindi un nuovo ricatto”.

E nuovamente viene tirato in ballo il Vaticano: “Qualcuno se si è fatto carico di Emanuela per conto del Vaticano. Seppure fosse ancora viva, le hanno distrutto la vita quel giorno”.

emanuela-orlandi-cardinale-poletti-fratello-pietro-scomparsa Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,