Elon Musk fa causa a OpenAI e al co-fondatore Sam Altman: perché accusa la società che ha creato ChatGPT
Il magnate Elon Musk ha citato in giudizio OpenAI e il suo Ceo, Sam Altman: l'accusa è di aver rinnegato l'obiettivo fondante della start-up
Elon Musk ha citato in giudizio OpenAI e il suo amministratore delegato Sam Altman, sostenendo che la partnership del produttore di ChatGPT con Microsoft sta mettendo a rischio la sua originaria missione no-profit.
- La causa presentata dal fondatore di Tesla e patron di X
- "Violato il contratto"
- La società co-fondata dal patron di X
La causa presentata dal fondatore di Tesla e patron di X
Musk, che nel 2015 era stato uno dei co-fondatori di OpenAI, la società a cui fa capo la chatbox, fa sapere tramite i suoi avvocati che l’azienda ora rappresentata da Altman “è stata trasformata in una filiale di fatto closed-source della più grande azienda tecnologica del mondo: Microsoft“.
Gli avvocati del patron di X hanno poi aggiunto: “Sotto il suo nuovo consiglio di amministrazione, non solo sta sviluppando, ma sta perfezionando un’intelligenza artificiale per massimizzare i profitti di Microsoft, piuttosto che per il bene dell’umanità”.
“Violato il contratto”
L’azione legale, depositata giovedì 29 febbraio, cita anche il cofondatore di OpenAI Greg Brockman. Gli avvocati, riporta Business Insider, sostengono che il passaggio a una divisione “a scopo di lucro limitato” viola il contratto di società open-source e no-profit che è stata fondata alla fine del 2015.
L’azione legale descrive in dettaglio come l’accordo di fondazione di OpenAI affermi che “la tecnologia risultante andrà a beneficio del pubblico, quando ciò risulta applicabile”. La società, secondo la tesi di Elon Musk, non è stata lanciata per “il guadagno privato di alcuna persona”.
La società co-fondata dal patron di X
L’azienda è stata fondata da Altman, Musk e Brockman nel dicembre 2015 come laboratorio di ricerca no-profit.
Elon Musk: battaglia legale con OpenAI
Musk ha lasciato OpenAI nel 2018, ma i suoi avvocati affermano nella causa depositata che “ha continuato a dare contributi ad OpenAI” fino a metà settembre 2020.
Nell’ultimo periodo, Musk ha criticato OpenAI e la sua tendenza a concentrarsi sulla realizzazione di profitti. Il mese scorso ha scritto su X: “Non mi è chiaro come la struttura di OpenAI sia legale. Mi sono state offerte azioni in vari momenti, ma mi è sembrato poco etico/illegale accettarle“.
Microsoft ha investito miliardi in OpenAI e ha dato il suo primo contributo nel 2019. A gennaio 2024 l’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella ha dichiarato di non avere alcun problema con la struttura societaria di OpenAI e di volere solo che il produttore di ChatGPT abbia una “buona governance“.