Scomparsi a Piacenza, la ricostruzione: Elisa amava le donne
Massimo Sebastiani avrebbe strangolato l'amica per i continui rifiuti. Potrebbe non aver agito da solo
Massimo Sebastiani avrebbe spostato e trascinato per la boscaglia diverse volte il corpo senza vita di Elisa Pomarelli, prima di seppellirlo nel luogo dove è stato trovato dai Carabinieri. Oltre venti minuti di cammino, su un terreno scivoloso e imprevedibile in mezzo alla boscaglia: tanto sarebbe richiesto per arrivare dall’ultimo sentiero battuto al letto asciutto del torrente che è diventato l’ultimo giaciglio della ragazza. Sarebbe confermata la pista del delitto passionale. La ragazza, secondo la testimonianza di un’amica, era omosessuale, e avrebbe rifiutato più volte il suo carnefice. Che potrebbe non aver operato da solo.
IL CASO – Dalla scomparsa all’arresto del complice
Il movente dell’omicidio di Elisa: Sebastiani era ossessionato da lei
Massimo Sebastiani avrebbe strangolato Elisa Pomarelli nel suo pollaio, dove l’ha portata dopo il pranzo in una trattoria, per regalarle alcune uova. Dopo averla soffocata, avrebbe chiuso il corpo nel bagagliaio dell’auto, raggiunto casa di Silvio Perazzi e poi continuato a girovagare. Per gli investigatori, riporta il Corriere della Sera, potrebbe aver scaricato subito il corpo della ragazza nel terreno ll’amico.
I Carabinieri di Piacenza, guidati da Michele Piras e Marco Iannucci, dovranno anche chiarire il movente dell’omicidio. Secondo quanto emerso dalle indagini, Elisa Pomarelli avrebbe respinto le avance dell’amico. Lo stesso Massimo Sebastiani, durante l’interrogatorio che ha condotto al ritrovamento del cadavere, avrebbe dichiarato: “Lei mi ha detto che non ci saremmo più visti. Che sarebbe stata l’ultima volta. Ho perso la testa e l’ho strangolata”.
Elisa Pomarelli era omosessuale e non sarebbe mai stata attratta da quello che considerava solo un amico. Almeno secondo le dichiarazioni di un’amica dei due. Ai microfoni del Corriere della Sera la donna ha dichiarato: “Non è mai stata innamorata di lui, lo so per certo, e gliel’ha anche detto chiaro. Gli ha detto che provava interesse solo per le donne”.
Massimo Sebastiani potrebbe aver agito insieme a un complice
Gli inquirenti starebbero indagando ora su nuove piste. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Massimo Sebastiani potrebbe aver operato in compagnia. Bisognerà chiarire il ruolo di Silvio Perazzi, padre di un’ex fidanzata del 45enne, nella vicenda. Arrestato dal pm di Piacenza Ornella Chicca in flagranza di reato per favoreggiamento personale, potrebbe aver aiutato materialmente l’amico a spostare il cadavere della giovane.
Sicuramente lo ha aiutato a nascondersi. Nel solaio della sua casa, il fuggitivo avrebbe trascorso le sue ultime notti, prima di essere arrestato sabato mattina vicino all’abitazione. Un armadio sarebbe stato posizionato strategicamente per nascondere il giaciglio alla vista dei militari. Silvio Perazzi, sentito nei primi giorni d’indagine, aveva dichiarato di aver visto Massimo Sebastiani per l’ultima volta il 25 agosto, data in cui è stato lanciato l’allarme per lui ed Elisa Pomarelli, scomparsi nel piacentino.