Elena Pantaleo all'inseguimento del ladro, la campionessa di kickboxing accusa: "Nessun aiuto dai carabinieri"
La campionessa di kickboxing Elena Pantaleo ha raccontato la disavventura della borsa rubata, denunciando sui social il mancato aiuto delle forze dell'ordine
Insegue il ladro per Roma con tacchi e app, riuscendo a recuperare la borsa senza l’aiuto delle forze dell’ordine. La campionessa di kickboxing Elena Pantaleo ha raccontato sul suo profilo Instagram la disavventura, finita bene, denunciando sui social di non aver ricevuto nessun assistenza da parte di carabinieri e militari a cui si è rivolta per cercare di fermare il borseggiatore.
Il racconto di Elena Pantaleo
La 28enne palermitana, detentrice di 5 titoli europei e 3 mondiali di kickboxing, ha riportato con diverse stories sul suo profilo le peripezie de “L’incredibile storia di come ho recuperato la mia borsa rubata”, che le sono capitate durante una serata con amici mercoledì 6 novembre, vicino alla stazione Termini.
“L’unica altra volta che mi hanno rubato una borsa ero esattamente qui, a Termini, sei mesi fa” ha scritto Pantaleo, spiegando come in occasione di quel precedente avesse deciso di mettere in ogni sua borsa e bagaglio dei dispositivi per il tracciamento collegati a un’app.
L’inseguimento
Nelle sue stories l’atleta ha raccontato, appena si è resa conto che la borsa fosse scomparsa, di essersi messa all’inseguimento del ladro tramite l’app, chiedendo però prima aiuto ai carabinieri.
“Faccio vedere l’app e chiedo se qualcuno potesse venire con me a cercare di recuperare la borsa – ha scritto Pantaleo, riportando la conversazione – ‘Eh, noi possiamo andare con la macchina alla posizione indicata, ma tu non puoi salire con noi e non ci possiamo prendere il tuo telefono per vedere la posizione’ (rispondono i militari, ndr)”
“‘Ok, ma visto che si sta muovendo se non sono con voi e non avete il telefono non riuscirete a bloccarlo’ – ha chiesto la 28enne – Insisto, capisco che è inutile. ‘Lasciate stare, vado da sola’. ‘No, a questo punto siamo obbligati a intervenire e tu ci devi dare i documenti così ti possiamo identificare’. ‘Mi scusi non mi può lasciare correre all’inseguimento? Dobbiamo per forza perdere 5 minuti preziosi?’. Ebbene sì. E fatta sta utilissima trafila con i carabinieri (che partono con una macchina verso via Torino senza manco darmi un contatto per aggiornarli magari sulla posizione) salgo su un monopattino e mi fiondo a Termini dove intuisco che stava andando la mia borsa”.
Il ritrovamento
Arrivata vicino alla stazione Termini, la campionessa e componente del Coni, prova a cercare sostegno un’altra volta a una pattuglia di militari, ma anche in questo caso senza successo.
“Chiedo aiuto, di nuovo, all’Esercito che sta lì in presidio permanente – ha scritto Pantaleo – ‘Guardate è proprio lì sotto i portici, lo vedete sull’app? Qualcuno può venire con me ad aiutarmi?’. ‘Eh no, non possiamo muoverci, tu vai da sola quando hai identificato il ladro torna qui e possiamo accompagnarti’”.
A quel punto la 28enne decide di andare a recuperare da sola la borsa, che riesce a prendere di soppiatto approfittando della distrazione del ladro.
“Il tutto è durato 20 minuti, io sono al settimo cielo, mi sento Batman, mi sembra che sia stato l’universo che voleva permettermi di rifarmi quando mi hanno rubato la valigia 6 mesi” ha scritto infine la 28enne, spiegando che “fare kickboxing mi ha dato coraggio” ma che “ogni volta che dico che le forze dell’ordine in Italia sono pessime e andrebbero riformare mi si dice ‘Sì, poi quando ti rapinano chi chiami?’. Eh, infatti, chi dovrei chiamare?”.