È morto il bracciante indiano mutilato e lasciato in strada a Latina, sarà lutto cittadino: la Procura indaga
Il bracciante indiano è morto. Era stato lasciato in strada senza soccorsi dopo essersi troncato un braccio mentre lavorava: due indagati
Non ce l’ha fatta Satnam Singh, il bracciante indiano che dopo aver perso un braccio mentre lavorava era stato lasciato in strada come un sacchetto di rifiuti a Borgo Santa Maria, nel territorio di Latina. L’uomo era rimasto ferito mentre lavorava ad un macchinario ed era stato abbandonato di fronte alla sua abitazione senza avvertire i soccorsi. Satnam è morto la mattina di mercoledì 19 giugno all’ospedale San Camillo di Roma. La Procura di Latina ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e omissione di soccorso a carico del datore di lavoro. La sindaca di Latina ha annunciato il lutto cittadino.
- È morto Satnam Singh, il bracciante indiano
- La vicenda
- Il lutto cittadino e le spese a carico della Regione
- Due indagati
È morto Satnam Singh, il bracciante indiano
A soli 31 anni Satnam Singh è morto mentre riceveva le cure all’ospedale San Camillo di Roma. L’uomo era stato ricoverato per via di un braccio amputato e per le gravi conseguenze della sua condizione, per questo la sua prognosi era riservata.
Il 31enne era rimasto mutilato a causa di un incidente sul lavoro: il suo braccio era rimasto impigliato in un macchinario e per questo era stato caricato su un pulmino, ma la destinazione non era il pronto soccorso. Il 31enne era stato lasciato di fronte alla sua abitazione.
Il bracciante indiano mutilato e lasciato in strada a Latina è morto mentre era ricoverato all’ospedale San Camillo. La sindaca della città ha annunciato il lutto cittadino
Satnam viveva a Cisterna di Latina in zona Sant’Ilario insieme alla moglie, anch’essa presente mentre si consumava la tragedia. Entrambi lavoravano sin dal loro arrivo in Italia.
La vicenda ha scatenato la rabbia dei sindacati. Sentita e animosa è stata la protesta di Hardeep Kaur, segretaria di Flai Cgil Frosinone Latina, che ha ricostruito la vicenda. Kaur aveva ricevuto la segnalazione da un altro bracciante con tanto di foto dell’arto di Satnam staccato. Le sue parole: “Qui non siamo solo di fronte a un grave incidente sul lavoro, cosa già di per sé allarmante ed evitabile, qui siamo davanti alla barbarie dello sfruttamento, che calpesta le vite delle persone, la dignità, la salute e ogni regola di civiltà”.
La vicenda
Satnam Singh lavorava insieme a sua moglie a Borgo Santa Maria. Nel giorno dell’incidente, il 31enne era impegnato in un macchinario per il riavvolgimento dei teli di plastica. Improvvisamente il braccio si è impigliato in un telo, dunque è stato trascinato dentro il macchinario.
Satnam e sua moglie hanno chiesto aiuto a gran voce e sono stati subito caricati su un pulmino a 9 posti. La moglie era convinta che avrebbero trasportato il marito all’ospedale, invece la coppia è stata lasciata di fronte alla propria abitazione. Il braccio troncato di Satnam, che ormai era privo di sensi, è stato riposto in una cassetta per la frutta e gli ortaggi.
Il lutto cittadino e le spese a carico della Regione
Come riporta ‘Latina Oggi’, la sindaca di Latina Matilde Celentano ha dichiarato:
Interpretando il sentire comune della nostra comunità, profondamente scossa dall’accaduto, e delle forze politiche tutte, che siedono in Consiglio comunale, preannuncio che domani provvederò attraverso apposita ordinanza ad indire il lutto cittadino, con l’esposizione della bandiera a mezz’asta, per la morte del giovane bracciante indiano.
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha dichiarato che la giunta si farà carico delle spese funebri per l’estremo saluto a Satnam Singh.
Due indagati
Come riporta ‘Il Messaggero’, due sono gli indagati per la morte del bracciante indiano. Si tratterebbe del datore di lavoro e del caporale, che dovranno rispondere di omicidio colposo (prima della morte di Satnam Singh si contestavano le lesioni aggravate) e omissione di soccorso.
Gli investigatori stanno cercando di stabilire chi fosse presente anche nel momento del trasporto a bordo del pulmino, sia in qualità di autista che in qualità di eventuale aiutante.