È morta Silvia Tortora, giornalista e conduttrice figlia di Enzo Tortora e moglie dell'attore Philippe Leroy

È morta Silvia Tortora. Nata a Roma il 14 novembre 1962, aveva solo 59 anni. La giornalista e conduttrice televisiva, si è spenta all’interno di una clinica della Capitale. Lascia il marito, l’attore francese Philippe Leroy, e i loro due figli, Philippe e Michelle. Aveva seguito le orme del padre, Enzo Tortora, diventando giornalista, insieme anche alla sorella minore Gaia Tortora, ora volto noto del telegiornale di La7 e della trasmissione “Omnibus”.

Silvia Tortora, la carriera: dagli inizi con “Mixer” a “La storia siamo noi”

Silvia Tortora è stata per anni collaboratrice di Giovanni Minoli. Prima nel 1985 nella trasmissione “Mixer“, andata in onda dal 1980 al 1998 ed entrata negli annali per aver rivoluzionato, grazie agli scoop e i faccia a faccia del conduttore, il modo di fare informazione in Italia.

Dal 1988 al 1997, anno che ha segnato la fine delle stampe, ha lavorato al settimanale “Epoca”, risposta nostrana ai grandi periodici illustrati d’oltreoceano, come “Life”.

Dal 2004 invece è entrata nel cast de “La storia siamo noi“, sempre al fianco di Giovanni Minoli, che ha condotto e curato il contenitore di approfondimento dal 2002.

Per il programma ha curato varie puntate tematiche su Mia Martini, Renato Vallanzasca, il terremoto di San Giuliano di Puglia, Francesco Totti, le baby squillo, Portobello, Corrado Mantoni, Luigi Calabresi, Roberto Benigni.

A partire dall’estate del 2009, Silvia Tortora ha condotto “Big” insieme ad Annalis Bruchi, in onda su Rai 3, con otto puntate dedicate ad altrettante figure di spicco del nostro Paese: Mario Monicelli, Giulio Andreotti, Giampaolo Pansa, Renzo Arbore, Mariangela Melato, Umberto Veronesi, Andrea Camilleri, e il suo maestro Giovanni Minoli.

Enzo Tortora, carriera e arresto del giornalista e conduttore di “Portobello”

Grande l’impegno della giornalista nel raccontare la storia del padre, volto amato da intere generazioni di telespettatori e protagonista di uno dei casi giudiziari più controversi di sempre.

Enzo Tortora è considerato oggi una delle figure più influenti della storia delle televisione italiana. Sua l’idea e la conduzione del fortunato “Portobello“, e ancora prima del format de “La domenica sportiva”, diventato un talk show proprio con lui al timone.

Fonte foto: ANSA

Enzo Tortora, il caso giudiziario e l’impegno della figlia Silvia Tortora

Oggi ricordiamo il padre della giornalista scomparsa anche per via del vergognoso caso Tortora. Il conduttore nel 1983 venne accusato di gravi reati sulla base di accuse formulate da criminali pentiti. Fu arrestato e imputato per associazione camorristica e traffico di droga.

Solo dopo tre anni di carcere e diverse sentenze arrivò l’assoluzione definitiva per la sua totale estraneità ai fatti, nel 1987. Un anno dopo il giornalista morì.

Nel 1999 Silvia Tortora ha vinto il Nastro d’argento per il Miglior soggetto cinematografico al Festival di Taormina per il film “Un uomo perbene”, diretto da Maurizio Zaccaro, che raccontava la vicenda giudiziaria del padre.

Nel 2002 ha curato l’epistolario “Cara Silvia”, contenente le lettere che Enzo Tortora le inviava dal carcere durante quel periodo incredibile che ha pesato tanto su tutta la famiglia della giornalista.

Fonte foto: ANSA