È morta Rosetta Loy, l'autrice Premio Campiello per "Le strade di polvere" aveva 91 anni
Lutto nel mondo della letteratura italiana: è morta a 91 anni Rosetta Loy, autrice de Le strade di Polvere e altri celebri titoli
La letteratura italiana perde un altro grande nome: è morta a 91 anni Rosetta Loy, celebre autrice di numerosi libri come Le strade di polvere, che le è valso prestigiosi riconoscimenti come il Premio Campiello.
- Chi era Rosetta Loy, morta a 91 anni
- Le opere della scrittrice italiana
- I prestigiosi premi che ha vinto
Chi era Rosetta Loy, morta a 91 anni
A dare la notizia della scomparsa della scrittrice italiana è la figlia: Rosetta Provera Loy, nata il 15 maggio 1931 a Roma, si è spenta a 91 anni. I funerali si terranno martedì a Roma alle 10,30 nella Chiesa dell’Immacolata Concezione, Grottarossa. La scrittrice in seguito sarà tumulata in Piemonte in un luogo speciale come il cimitero di Mirabello Monferrato, proprio l paese dove è ambientato “Le strade di Polvere“.
La Loy faceva parte della cosiddetta generazione degli anni Trenta, un nutrito gruppo di autori italiani che conta tra gli altri Umberto Eco, Gesualdo Bufalino, Carmelo Samonà, Luca Canali, Gina Lagorio, Francesca Sanvitale e molte altre penne.
Rosetta Loy e l’ex linguista, saggista e ministro Tullio De Mauro al Premio Strega 2015
Nata Provera, nel 1955 ha sposato Beppe Loy, fratello del regista Nanni. Hanno avuto 4 figli, tra cui la scrittrice Margherita Loy. Nonostante il forte legame con il critico e scrittore Cesare Garboli, non si è mai risposata.
Le opere della scrittrice italiana
Il debutto di Rosetta Loy è arrivato solo nel 1974, nonostante sin dai 25 anni avesse espresso la volontà di diventare una scrittrice. Dopo il primo romanzo, “La bicicletta“, hanno fatto seguito altri celebri titoli che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti.
Tra i più importanti si ricorda senza dubbio “Le strade di polvere” del 1987, un romanzo a sfondo storico e memorialistico tradotto in numerose lingue. Negli anni successivi ha scritto “Cioccolata da Hanselmann” e “La parola ebreo“, libro che affronta gli anni del fascismo dal punto di vista di una certa borghesia italiana non a favore, ma che neppure si schierò contro le leggi razziali.
Negli ultimi anni, invece, ha pubblicato per Roma Nottetempo “Cuori infranti“; “Gli anni fra cane e lupo. 1969-1994. Il racconto dell’Italia ferita a morte” per l’editore Chiarelettere e quindi due titoli per Einaudi: “Forse“, nel 2016 e “Cesare” (dedicato a Garboli) nel 2018.
I prestigiosi premi che ha vinto
La sua scomparsa sarà salutata con commozione dal mondo della letteratura italiana, proprio perché Rosetta Loy è stata in grado di lasciare un segno profondo – riconosciuto dai tanti premi letterari ricevuti.
Dal Premio Viareggio per l’opera prima nel 1974, alla quaterna per “Le strade di Polvere”: Premio Campiello, Viareggio, Catanzaro e Rapallo Carige per la donna scrittrice. Nel 1990 ha ricevuto anche il Premio Montalcino.
Tra gli altri, si segnalano anche quelli ricevuti per “Nero è l’albero dei ricordi, azzurra l’aria” del 2004 – ovvero i Premi Bagutta, Brancati e Rhegium Julii. Infine, nel 2017 ha ricevuto il Premio Fondazione Campiello alla carriera, a coronamento di un percorso straordinario.