Due anziani di Reggio Emilia truffati con la tecnica del finto incidente stradale: ecco come funziona
Due uomini fermati a Cassino con monili d'oro nascosti in auto, denunciati per truffa ai danni di anziani a Reggio Emilia.
Due uomini sono stati denunciati per truffa dopo essere stati fermati dalla Polizia Stradale di Cassino sull’autostrada A1. Gli agenti hanno scoperto monili d’oro nascosti nel veicolo, collegati a una truffa ai danni di anziani avvenuta a Reggio Emilia.
Il controllo sull’autostrada
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, nei giorni scorsi, gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino hanno notato un’autovettura che viaggiava ad alta velocità sulla carreggiata sud dell’autostrada A1. Nonostante l’intenso traffico, i poliziotti sono riusciti a raggiungere il veicolo e controllare i due occupanti.
Il ritrovamento dei monili
Durante il controllo, è emerso che i due uomini avevano diversi precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare per truffe ai danni di persone anziane. Gli agenti, insospettiti dalle vaghe spiegazioni sul loro viaggio verso il nord Italia, hanno deciso di effettuare una perquisizione veicolare e personale. All’interno dell’auto sono stati rinvenuti numerosi monili in oro, ben occultati in un vano tra la carrozzeria e il retro del cruscotto, per un valore di oltre 10.000 euro.
Le indagini e la denuncia
Una meticolosa attività d’indagine ha permesso di rintracciare la vittima dell’ennesima truffa ad anziani, avvenuta nella provincia di Reggio Emilia, con la tecnica del “finto incidente stradale occorso ad un familiare”. I due uomini sono stati denunciati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre la refurtiva recuperata verrà restituita al legittimo proprietario. La Polizia di Stato rinnova l’invito a diffidare di chiunque richieda la consegna di gioielli o denaro.
Presunzione di innocenza
È obbligo rilevare che gli indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto e la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente. Solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudizio, potranno essere riconosciuti colpevoli, in maniera definitiva, del reato ascritto loro, in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.