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Draghi firma il Patto per Napoli, 1 miliardo per la "Questione meridionale". Poi vede i rifugiati ucraini

Il presidente del Consiglio nel capoluogo per siglare quello che è stato definito come il piano di investimento maggiore nella storia del Mezzogiorno

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nella mattinata di oggi, presso la Sala dei Baroni Maschio Angioino (sede del Consiglio comunale di Napoli) è stato siglato dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal sindaco della città Gaetano Manfredi un accordo tra il Governo e il Comune che prenderà il nome di Patto per Napoli.

Napoli, da Stato e Regione una pioggia di soldi

Grazie a questo documento fortemente voluto dall’amministrazione partenopea lo Stato verserà nelle casse comunali circa 1 miliardo e 300 milioni di euro spalmati in 20 anni. Questo in base a quanto stabilito nell’ultima Legge di Bilancio 2022 per aiutare i Comuni capoluogo delle Città metropolitane in gravi difficoltà economiche e finanziarie.

I fondi arrivano a pochi giorni da un altro finanziamento per Napoli di oltre 200 milioni di euro previsto dalla Regione Campania come sostegno alle piccole e medie imprese che intendono investire sul territorio. I progetti che verranno valutati dall’amministrazione del presidente Vincenzo De Luca dovranno rientrare in un target di spesa tra 400 mila e 2 milioni di euro.

Il Patto per Napoli e la “Questione meridionale”

“L’obiettivo del piano è colmare i divari territoriali, ormai insopportabili” ha detto Mario Draghi durante la presentazione del Patto per Napoli. “Il reddito pro capite del Mezzogiorno è infatti poco più della metà di quello delle regioni del Centro e del Nord e il tasso di disoccupazione è più del doppio” ha spiegato il premier, aggiungendo che “dobbiamo ammettere l’esistenza di una questione meridionale, ma dobbiamo allo stesso tempo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni. Dobbiamo affrontarla con urgenza, determinazione, unità. Perché l’Italia tutta ha bisogno che Napoli e tutto il Mezzogiorno siano un motore per il nostro Paese”.

Napoli, le parole di Draghi e l’incontro con i profughi ucraini

“I fondi del PNRR richiedono a tutti noi un salto di qualità nella futura gestione della spesa. Il piano va completato entro il 2026. Non possiamo lasciare che questi soldi vadano perduti o sprecati, come purtroppo è accaduto in passato a molti fondi europei“, ha spiegato Draghi.

“Il Patto per Napoli coincide con il programma di investimenti più significativo nella storia recente del Mezzogiorno” ha concluso il premier, che nel corso della giornata incontrerà anche i profughi ucraini accolti in queste settimane nel capoluogo campano.

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