Draghi al Consiglio Ue sulle limitazioni ai viaggi: "Restrizioni per mantenere il vantaggio su Omicron"

Di fronte al Consiglio europeo il premier Mario Draghi difende le restrizioni ai viaggi imposte per entrare in Italia, sulle quali sono arrivate le contestazioni da parte degli organi Ue. “Occorre mantenere questo vantaggio a protezione del nostro Sistema sanitario nazionale” risponde così, secondo fonti riportate da Ansa, il primo ministro italiano alle critiche sulla decisione del suo esecutivo di introdurre i test anti-Covid per entrare nel Paese.

Draghi al Consiglio Ue sulle limitazioni ai viaggi: il summit europeo

Draghi è volato a Bruxelles, alla riunione tra i capi di Stato dei Paesi membri, per sottolineare come la variante Omicron in Italia sia meno diffusa rispetto al resto dell’Europa e ribadire la necessità, già espressa ieri davanti al Parlamento, di proteggersi dall’ondata di contagi che invece si espande in tutto il continente.

“Questa la ragione alla base della decisione di far fare i test a chi entra in Italia. Il coordinamento a livello Ue deve essere guidato dal principio di massima cautela”, avrebbe spiegato al summit Ue.

La replica del premier italiano è arrivata durante il Consiglio europeo al centro del quale si è discussa la libera circolazione tra i Paesi in relazione alla risalita dei contagi, spinti dalla nuova variante del coronavirus.

“Uno sforzo coordinato è necessario” e le restrizioni “devono essere basate su criteri oggettivi, non devono danneggiare il funzionamento del mercato unico e non ostacolare in maniera sproporzionata la libertà di circolazione tra gli Stati membri o di viaggiare in Ue” è quanto scrivono i capi di Stato nelle conclusioni del vertice, sottolineando “l’importanza di un approccio coordinato” anche sulla “validità del Green Pass”.

I leader dei Paesi membri, inoltre, hanno ribadito che proseguire “la campagna di vaccinazione è cruciale e urgente contro la nuova variante” Omicron. La riunione si è concentrata sulla necessità di “accelerare con la terza dose”.

Draghi al Consiglio Ue sulle limitazioni ai viaggi: l’intervento del premier

Per motivare le scelte adottate sui viaggi, nel suo intervento il presidente del Consiglio Draghi è tornato a ricordare le 135 mila persone decedute in Italia a causa del Covid e la caduta pari al 9% del Pil oltre ai numeri elevati del tasso di vaccinazione in Italia, che viaggiano intorno all’85% di vaccinati in Italia con circa 500 mila terze dosi.

Fonte foto: ANSA