Dpcm Green pass, niente pensione senza il certificato verde? Cosa cambia con il nuovo decreto dal 1° febbraio
Per poter ritirare la pensione sarà necessario esibire il Green pass, non è passata la parte del decreto che prevedeva una deroga alle nuove regole
La tanto attesa lista delle attività a cui non si potrà accedere senza il Green pass a partire dal 1° febbraio è arrivata con un apposito Dpcm firmato dal presidente del Consiglio. Rispetto alla bozza del documento circolata nelle ore precedenti all’approvazione del decreto, c’è una novità molto importante che riguarda una vasta platea di cittadini. Nella versione definitiva del Dpcm, infatti, è sparita la deroga sui pensionati.
Nuovo Dpcm, cosa era previsto all’interno della bozza sugli uffici postali
Nella bozza del Dpcm diffusa a mezzo stampa prima della firma di Mario Draghi, erano considerate “esigenze essenziali e primari” anche quelle “indifferibili e urgenti connesse alla riscossione presso gli sportelli di Poste italiane Spa e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito”.
Spiegato in parole semplici, in base alle anticipazioni, senza il Green pass, a partire dal 1° febbraio, sarebbe comunque stato possibile andare a ritirare la pensione negli uffici postali.
Nuovo Dpcm, niente pensione alle Poste senza il Green pass: cosa cambia
Questo passaggio è però saltato nella versione definitiva del testo firmata da Mario Draghi. Dunque, anche per ritirare la pensione e altri tipi di retribuzione per cui non è obbligatorio l’accredito diretto sul conto, sarà comunque necessario esibire il Green pass.
Dunque è confermato che per accedere a “servizi postali, bancari e finanziari” a partire dal 1° febbraio sarà necessario avere con sé il Green pass base, che viene emesso dopo l’avvenuta vaccinazione al Covid, dopo aver contratto la malattia ed essersi negativizzati o dopo essersi sottoposti a un tampone con esito negativo.
Nuovo Dpcm, dove non è obbligatorio il Green pass a partire dal 1° febbraio
Cosa prevede dunque il nuovo Dpcm firmato in tarda mattinata da Mario Draghi? Il decreto stabilisce che non deve essere utilizzato il Green pass per “esigenze alimentari e di prima necessità” ed “esigenze di salute”, tra cui anche l’approvigionamento di farmaci e dispositivi medici.
In sostanza rimane l’accesso libero senza la certificazione verde solo per queste tipologie di attività.
- Ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi al dettaglio di alimenti e bevande, come commercio al dettaglio di surgelati, in cui non è consentito il consumo sul posto.
- Farmacie, parafarmacie, sanitarie e in generale commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici.
- Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
- Ottici.
- Negozi di commercio al dettaglio di alimenti e beni per animali.
- Distributori di carburante.
- Commercio al dettaglio di legna e combustibili vari per il riscaldamento domestico.
Controllo del Green pass per l’accesso a un’attività.
Senza Green pass è sempre possibile accedere alle strutture sanitarie, sociosanitarie e veterinarie per attività di screening, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori. Questi però dovranno essersi sottoposti alla dose booster (terza dose) o avere l’esito di un tampone negativo dopo il completamento del ciclo vaccinale per rimanere all’interno delle strutture residenziali, socioassistenziali, sociosanitarie e hospice.
Rimane inoltre concesso l’accesso libero alle Questure senza Green pass ma solo per attività istituzionali indifferibili, compresa la prevenzione e la repressione degli illeciti. Si potrà ad esempio sporgere denuncia e non rinnovare il passaporto.
Senza Green pass si può continuare ad accedere agli uffici giudiziari e dei servizi sociosanitari per consentire le attività di indagine o giurisdizionali per cui è necessaria la presenza della persona convocata.