Dopo la strage di Brandizzo l'azienda Rfi ha licenziato il caposcorta: "Leso il rapporto di fiducia"
Il licenziamento per giusta causa di Antonio Massa da parte di Rfi arriva a un mese e mezzo dalla strage di Brandizzo. L'uomo è indagato dalla procura di Ivrea
A un mese e mezzo dalla strage di Brandizzo, l’azienda che aveva in appalto i lavori su quel tratto di ferrovia ha licenziato Antonio Massa, il caposcorta sopravvissuto al terribile incidente del 30 agosto costato la vita a cinque operai manutentori.
- Licenziato Antonio Massa
- Le motivazioni del licenziamento per giusta causa
- Le dichiarazioni dell'addetta alla movimentazione
Licenziato Antonio Massa
Antonio Massa è indagato dalla procura di Ivrea per avere fatto iniziare i lavori sui binari nonostante dalla centrale operativa non fosse arrivata l’autorizzazione.
Secondo la procura il suo via libera avrebbe causato la morte di Michael Zanera, Kevin Laganà, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Aversa, Giuseppe Sorvillo, travolti mentre davano le spalle a un treno merci in arrivo.
Fonte foto: ANSA
Le motivazioni del licenziamento per giusta causa
“Non è più possibile proseguire neanche temporaneamente il rapporto di lavoro, perché è stato leso irreparabilmente il rapporto di fiducia con l’azienda”, ha scritto Rfi nella lettera di licenziamento inviata ad Antonio Massa, come riporta La Repubblica.
Un provvedimento non inatteso per l’indagato, al momento sotto indagine per disastro e omicidio colposo con l’ipotesi del dolo eventuale.
“Il provvedimento adottato – continua Rfi nella lettera di licenziamento – è giunto al termine di un iter procedimentale che, in caso di infrazioni e violazioni di principi, regole e procedure da parte del lavoratore, è attivato e svolto nel rispetto di tutte le garanzie di contradditorio e difesa”.
Il 14 settembre Massa aveva ricevuto la contestazione disciplinare. Seguendo l’iter procedimentale, aveva risposto presentando delle giustificazioni scritte.
Le motivazioni “non sono risultate idonee”, secondo il giudizio di Rfi dal momento che con la sua condotta omissiva l’uomo avrebbe violato “gli standard del Codice etico del gruppo Ferrovie dello Stato”.
Per questo è scattato il licenziamento per giusta causa a partire dal 20 ottobre.
Le dichiarazioni dell’addetta alla movimentazione
La posizione di Massa si è aggravata quando la procura di Ivrea ha acquisito le dichiarazioni di Vincenza Repaci, dirigente movimentazione della stazione di Chivasso che aveva negato al telefono per tre volte l’autorizzazione a iniziare i lavori.
Sono quattro in totale le persone al momento indagate per la strage di Brandizzo.
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