Dopo la scossa di terremoto a Taiwan il numero dei morti sale a 12: oltre 1100 feriti e ancora 10 dispersi
Il bilancio aggiornato di morti, feriti e dispersi in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.4 che si è verificata a Taiwan il 3 aprile
Si è aggravato ulteriormente il bilancio delle vittime tra morti, feriti e dispersi della scossa di terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito Taiwan mercoledì 3 aprile.
- Il bilancio aggiornato della scossa di terremoto a Taiwan
- Le operazioni di soccorso a Taiwan
- Il palazzo inclinato a Hualien dopo il terremoto a Taiwan
Il bilancio aggiornato della scossa di terremoto a Taiwan
Il bilancio delle vittime del terremoto a Taiwan mercoledì è salito a 12: lo ha reso noto l’emittente pubblica di Hong Kong, Rthk.
Le autorità hanno trovato altri due corpi su un sentiero di montagna nella Contea di Hualien, la più colpita dal sisma. I feriti hanno superato quota 1.100, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia nazionale per la gestione dei disastri. Ancora oggi più di 10 persone risultano disperse.
Il palazzo inclinato a Hualien dopo il terremoto di magnitudo 7.4 a Taiwan.
Le operazioni di soccorso a Taiwan
Come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, le operazioni di soccorso a Taiwan, scattate dopo il potente terremoto di magnitudo 7.4 avvenuto mercoledì 3 aprile, procedono con prudenza a causa dei rischi collegati alle ulteriori frane e cadute di massi.
Durante la notte sono state registrate più di 50 scosse di assestamento, a segnalare che il fenomeno potrebbe ancora durare diversi giorni. Nove persone sono state liberate da una grotta popolare per i turisti chiamata ‘Tunnel of Nine Turns’, nel parco nazionale di Taroko.
Il palazzo inclinato a Hualien dopo il terremoto a Taiwan
Nella città di Hualien, la più colpita dal terremoto avvenuto a Taiwan, gli operai hanno iniziato a demolire l’Uranus Building, l’edificio di 10 piani inclinatosi con un angolo di 45 gradi dopo che metà del suo primo piano è crollato in seguito alla scossa di magnitudo 7.4. Le operazioni di demolizione dell’edificio a Hualien potrebbero durare due settimane.
Si è salvato dal crollo (e dalla demolizione), invece, il grattacielo Taipei 101, alto 509 metri, che ha retto l’impatto del terremoto a Taiwan pur oscillando paurosamente. Il merito è di una soluzione di marca italiana definita “assorbitore armonico”, realizzata dalla Fip di Padova.
L’ingegnere Renato Vitaliani, tra i progettisti e collaudatori dell’assorbitore armonico che ha evitato il crollo del Taipei 101 e salvato la vita di centinaia di persone, ha spiegato come funziona al ‘Corriere della Sera’: “Quando la torre si sposta da una parte, l’assorbitore si sposta dall’altra, come farebbe un pendolo. Di fatto, equilibra la forza sprigionata dal sisma o dal vento. Attorno a questa massa sono stati posizionati dei dissipatori energetici, qualcosa paragonabile agli ammortizzatori che usiamo per le automobili, a olio anziché ad aria o a molla: l’olio passa attraverso una valvola che dissipa energia comportandosi elasticamente e plasticamente”.