Dopo la falloplastica per allungare il pene diventa impotente: risarcito con 110 mila euro, medico condannato
Dopo la falloplastica per allungare il pene diventa impotente: risarcito con 110 mila euro, medico condannato a pagare con le due strutture sanitarie
Era rimasto impotente dopo una falloplastica per l’ingrandimento del pene, ora il medico che effettuò l’intervento è stato condannato a pagare 110mila euro assieme a due strutture private. Il paziente aveva effettuato una dozzina di interventi con complicanze sin dall’inizio, e all’ennesima proposta di operazione aveva deciso di portare il chirurgo in tribunale.
- Risarcito per essere rimasto impotente dopo la falloplastica e medico condannato
- Gli interventi di falloplastica per ingrandimento del pene che lo avevano reso impotente
- Cos'è la falloplastica
Risarcito per essere rimasto impotente dopo la falloplastica e medico condannato
Un 40enne toscano dovrà essere risarcito per essere rimasto impotente dopo un intervento di falloplastica per l’ingrandimento del pene, un calvario durato tre anni per una dozzina di operazioni.
Il medico che lo operò è stato condannato assieme alle due strutture sanitarie private in cui si erano svolti gli interventi a un risarcimento di quasi 110mila euro a favore del paziente.
Pistoia, dove il tribunale ha condannato un medico e due strutture private a risarcire 110mila euro a un paziente rimasto impotente
Il medico aveva respinto le accuse spiegando che il paziente era soddisfatto, ma per il giudice del tribunale di Pistoia l’inconsapevolezza dei rischi è apparsa “del tutto irrilevante”.
Gli interventi di falloplastica per ingrandimento del pene che lo avevano reso impotente
Dopo la prima operazione di falloplastica per ingrandimento del pene, il 40enne toscano si era ritrovato con una “impotenza e disfunzione erettile”.
Un’operazione concordata con il medico, poi condannato, per 5mila euro. Il calvario di oltre tre anni è iniziato dopo un mese, quando il paziente aveva iniziato a lamentare fastidi.
Inizialmente era ricorso a due interventi di lipofilling, trasferimento di grasso, che avevano però deformato l’anatomia del pene.
I ritocchi seguenti sono avvenuti in sedi diverse, e per alcune infiltrazioni sarebbe stato usato “silicone vietato dal 1993”.
Il paziente ha spiegato di esseri fatto iniezioni in autonomia, cosa che ha fatto ricadere parte della responsabilità anche su di lui.
Dai 153mila euro di risarcimento richiesti si è infatti abbassata la soglia di circa un terzo, per un totale di quasi 110mila euro da suddividersi al 60% per il medico e un 20% a testa per le strutture sanitarie.
Cos’è la falloplastica
La falloplastica è un’operazione di chirurgia plastica che può avere come obiettivo l’ingrandimento del pene, oltre alla sua costruzione o ricostruzione.
La falloplastica è un intervento complesso che si effettua in presenza di difetti congeniti dell’organo sessuale maschile o sue alterazioni in seguito a traumi o tumori.
Anche le donne che desiderano cambiare sesso possono sottoporsi a falloplastica.
La falloplastica comporta il prelievo di pelle (con vasi e nervi) da un’area del corpo nascosta e il suo riutilizzo nella costruzione, ricostruzione o allungamento del pene.
Si tratta comunque di un intervento tutt’oggi ancora rischioso che può comportare complicanze, come nel caso del 40enne toscano rimasto impotente.