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Dopo l'alluvione in Emilia-Romagna i paesi vengono sfamati con l'elicottero che non può atterrare

I paesi dell'entroterra in Emilia-Romagna sono isolati da giorni e l'unica fonte di sostentamento sono gli elicotteri

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Sono giorni di dolore, di pioggia e di fango in una Emilia-Romagna che i conti con gli ingenti danni conseguenti all’alluvione che ha messo in ginocchio l’intera Regione. Giorni difficili la cui onda lunga verrà risentita anche nei prossimi giorni, settimane o addirittura mesi e anni per territori falcidiati e ormai danneggiati dal mare d’acqua piovuta nel giro di poche ore.

E ci sono paesi dell’entroterra che risentono più di altri di questa drammatica emergenza, comuni che sono rimasti isolati per i quali l’unico aiuto possibile arriva dall’alto, da elicotteri che però non possono atterrare.

I paesi isolati in Emilia

Tra i territori a risentire dei gravi danni conseguenti all’alluvione in Emilia-Romagna sono diversi comuni del Ravennate che da giorni sono isolati dal resto del mondo. Da Scani a Brisighella, passando per Modigliana, Casola Valsenio, Baffadi, Mercatale, Sant’Apollinare, Ca’ di Rondino e Zattaglia.

Paesi ormai irraggiungibili da una settimana a causa delle frane e degli smottamenti. Ma anche territori che da giorni non hanno più luce, gas e acqua corrente. Insomma, situazione al limite.

Gli aiuti dall’elicottero

E come racconta La Repubblica, si tratta di zone che ormai vedono solo nel cielo il loro alleato. Gli sguardi sono rivolti all’insù nella speranza di una tregua del maltempo, ma anche per scorgere l’arrivo degli elicotteri che sono ormai diventati l’unica fonte di sostentamento.

Dai territori vicini, infatti, diversi sono i velivoli che si sono alzati in volo per prestare soccorso, ma nessuno purtroppo può atterrare.

Così gli aiuti e il cibo vengono calati col verricello, con la popolazione che viene aiutata come possibile con cibo, acqua, medicine, generatori e mangime per gli animali.

La tragedia e il rischio spopolamento

Territori che purtroppo risentiranno pesantemente delle conseguenze dell’alluvione. La tragedia, infatti, ha portato via ettari su ettari di terreno che non saranno più coltivabili.

Anche gli animali che i contadini curavano sembrano essere condannati a morte, con diversi allevamenti che purtroppo sono finiti nella furia dell’acqua con migliaia di animali già morti.

E la paura più grande, sottolineano gli abitanti al quotidiano, è quello della fuga dei giovani. In queste frazioni oggi in ginocchio, infatti, sono gli anziani a tenere duro e a non volersi allontanare dalle proprie case e dalle proprie campagne.

I più giovani, invece, sono pronti a fare le valigie per fuggire via da un territorio che purtroppo non ha più campi da coltivare.

elicottero-soccorso Fonte foto: ANSA
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