Donno del M5S dopo la rissa alla Camera fa i nomi di chi l'ha colpito: Iezzi, Mollicone, Amich e Cangiano
Leonardo Donno del M5S fa i nomi dei parlamentari di Lega e Fratelli d'Italia che lo hanno aggredito durante la rissa alla Camera
“È stato un atto di puro squadrismo“. Il deputato del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno parla dell’aggressione subita alla Camera durante la seduta sul ddl autonomia e fa i nomi dei colleghi parlamentari che lo hanno colpito: Iezzi della Lega e Amich, Cangiano e Mollicone di Fratelli d’Italia.
- Donno: "Aggressione squadrista"
- L'aggressione alla Camera, il racconto di Donno
- Donno fa i nomi di chi l'ha colpito
- Le versioni di Iezzi, Cangiano e Amich
Donno: “Aggressione squadrista”
Ospite di Agorà su Rai3 nella mattinata di giovedì 13 giugno, Leonardo Donno è tornato sulla rissa tra parlamentari avvenuta ieri nell’aula della Camera durante la discussione sull’Autonomia differenziata.
“Il mio era un gesto tranquillo, simbolico, pacifico, ci sono le immagini. Poi è accaduto il finimondo”, ha detto il deputato del Movimento 5 Stelle.
Leonardo Donno, deputato del Movimento 5 Stelle
“Non è stata una rissa, che prevede più persone che si picchiano, c’è stata una aggressione squadrista da più deputati di destra che hanno provato in tutti i modi a raggiungermi, lo hanno fatto con calci e pugni”.
L’aggressione alla Camera, il racconto di Donno
In una serie di colloqui con i giornali Donno ha ricostruito cosa è successo nel pomeriggio del 12 giugno a Montecitorio. Il deputato è sceso verso i banchi del governo per cercare di consegnare una bandiera dell’Italia al ministro Roberto Calderoli. Fontana lo ha sospeso e ha chiamato i commessi, poi sono arrivati i parlamentari.
“Mi hanno circondato- ha detto al Corriere della Sera – dicono che ho simulato? E invece è stato un atto di puro squadrismo, nel parapiglia ci hanno rimesso anche un commesso, anche un assistente parlamentare, anche loro hanno preso dei pugni”.
A Repubblica Donno ha letto cosa dice il referto medico: “Durante la seduta ha ricevuto un colpo allo sterno, presentando difficoltà a respirare per alcuni secondi, senza perdere conoscenza. Trasferito in terapia intensiva, parametri vitali normali”.
“Mi è arrivato un pugno fortissimo, ho visto proprio la mano che mi colpiva lo sterno”, ha detto, anche se nella confusione non ha capito chi sia stato. “Anche un commesso della Camera ha preso una sberla. Quando sono crollato per terra non respiravo, sudavo tantissimo, mi sento ancora indolenzito”.
Donno fa i nomi di chi l’ha colpito
Tra i protagonisti dell’aggressione c’è Igor Iezzi della Lega: “Mi ha sfiorato l’occhio con un pugno, questo lo ricordo, e ha tentato di darmene altri 4 o 5, ma non mi pare ci sia riuscito”.
Il deputato M5S fa i nomi di altri colleghi: Federico Mollicone, Enzo Amich e Gerolamo Cangiano di Fratelli d’Italia. E un altro leghista, Stefano Candiani.
Aggiungendo che in seguito, invece di scusarsi, hanno continuato ad insultarlo, anche mentre era in carrozzina. Donno ha spiegato che li denuncerà tutti: “Chiamerò i miei avvocati e valuterò come procedere dopo aver visto le immagini”, ha detto a La Stampa.
Le versioni di Iezzi, Cangiano e Amich
Il leghista Igor Iezzi, capogruppo della Lega in Commissione Affari Costituzionali, ammette di aver tentato di colpire Donno ma di non averlo preso: “Io Donno non l’ho colpito. Ho tentato, sì, più volte di aggredirlo ma davvero il pugno non l’ho sferrato io. Io sono ben distante da Donno, ci sono altri deputati che intervengono”.
“Ci vorrebbe il Var” aggiunge, invitando a guardare le immagini: “Donno è un simulatore. È caduto come una pera ed è uscito in carrozzina”.
Enzo Amich di Fratelli d’Italia respinge le accuse: “Io non ho colpito nessuno. E per dirla tutta secondo me nessuno di noi lo ha colpito. Donno commediante”.
Nega anche Gerolamo Cangiano (FdI): “Il collega Donno evidentemente nel caos ha sbagliato persona. Dalle immagini si vede benissimo che mi sono avvicinato al parapiglia solo per togliergli il tricolore”. Al momento nessun commento invece da Mollicone e Candiani.