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Donatore di organi “clinicamente morto” mostra segni di vita pochi momenti prima dell’espianto

I medici, che avevano dichiarato il decesso cerebrale dell’uomo, si preparavano all’espianto degli organi quando il paziente è “tornato dalla morte”

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Un uomo americano, dichiarato cerebralmente morto dai medici, si è salvato dall’espianto grazie alla moglie, che ha notato un miglioramento dei segni vitali del marito.

La morte cerebrale di Ryan

Ryan Marlow, questo il nome del 37enne originario della Carolina del Nord, era ricoverato da due settimane all’Atrium Health Wake Forest Baptist Medical Center di Winston-Salem, a causa di una listeriosi.

A causa dell’infezione, che ogni anno negli USA uccide quasi duemila persone, il cervello dell’uomo si era gonfiato, causandone la morte cerebrale. A questo punto i medici hanno dichiarato Ryan clinicamente morto.

Donatore di organi “clinicamente morto” mostra segni di vita pochi momenti prima dell’espiantoFonte foto: 123RF
Una sala operatoria vuota

Essendo però un donatore di organi i medici, d’accordo con la moglie, hanno deciso di tenere il corpo in vita mentre rintracciavano i possibili riceventi di polmoni, cuore e fegato.

Megan, la moglie, ha faticato molto ad accettare di presenziare all’ospedale quando le macchine sarebbero state staccate. Ma per fortuna, alla fine si è convinta.

I segnali di vita

A Ryan, padre con tre figli, sono stati mostrati dei video dei suoi piccoli poco prima di staccare la spina.

Incredibilmente, durante la riproduzione di un video l’uomo ha iniziato a muovere i piedi. Sono stati allertati prontamente i medici, i quali hanno riscontrato segni di attività cerebrale in una TAC.

Megan, durante un social live streaming nel quale ha raccontato la sua storia, ha detto che i medici presenti “hanno chiamato un gruppo di esperti e hanno scoperto di aver commesso un errore e che mio marito, in effetti, non era morto”.

“Il team per l’espianto era letteralmente lì pronto a prenderlo. Ho gridato ‘ferma tutto subito!’ all’infermiera”.

Una speranza dura a morire

Nonostante l’incredibile segnale positivo, Ryan è ancora in coma a causa di una lesione traumatica del tronco cerebrale.

Le sue condizioni rimangono precarie, anche se ha mostrato segni di miglioramento del battito cardiaco e delle contrazioni muscolari.

«Dio l’ha tenuto qui. Dovrebbe essere morto, dovrebbe essere all’impresa di pompe funebri in questo momento, secondo questi medici” ha detto ancora la moglie.

La donna sta ora tentando di far trasferire il marito in una struttura meglio attrezzata, nella speranza che l’uomo possa continuare nel suo incredibile processo di guarigione.

 

 

Sala operatoria Fonte foto: ANSA
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