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Chi è Donatella Conzatti, passata da Berlusconi a Renzi

Donatella Conzatti è passata dal gruppo parlamentare di Forza Italia ad Italia Viva. Ecco il suo travagliato percorso politico

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La senatrice Donatella Conzatti è la prima parlamentare di Forza Italia passata al nuovo partito di Matteo Renzi, nato dalla scissione del Pd. Lei stessa ha spiegato le ragioni che l’avevano spinta a passare da Scelta Civica alle file di Silvio Berlusconi, annunciando il nuovo cambio di casacca. Era stata eletta il 4 marzo 2018 nel collegio di Rovereto, ricevendo 36.232 voti, ovvero il 37,42% delle preferenze. Candidata con la coalizione di centrodestra, aveva ricevuto 23.950 voti dalla Lega, 8.331 da Fi, 3.355 da Fratelli d’Italia e 596 dall’Udc.

La carriera politica di Donatella Conzatti

Donatella Conzatti ha iniziato la sua carriera politica come consigliere della Comunità di Vallagarina (Trento) con una lista civica poi assorbita nel 2013 da Scelta Civica di Mario Monti. Nel 2014 è diventata segretaria di Unione per il Trentino, partito nato dagli ex Margherita contrari alla nascita del Pd e sostenuto dall’Udc e da Lorenzo Dellai. Dopo un passaggio nella formazione di Angelino Alfano, Alternativa Popolare, è tornata a Scelta Civica. Dopo lo scioglimento del partito, è entrata nella lista Noi con l’Italia – Udc, venendo eletta al Senato, dove si è iscritta al gruppo di Forza Italia.

Le dichiarazioni della senatrice Donatella Conzatti

“Ho deciso di accettare l’invito che mi ha rivolto Matteo Renzi di partecipare sin dal principio, senza attese e tatticismi, alla fondazione di Italia Viva. Una casa dei riformisti e dei liberaldemocratici, libera dalle contraddizioni interne mai risolte nel Pd e fieramente incompatibile con forze sovraniste che è ormai velleitario pensare di poter arginare con logiche diverse dalla contrapposizione politica” ha spiegato ai microfoni di Adnkronos.

“Ho accettato e condiviso la scelta del partito in cui militavo, Scelta Civica – nella cui direzione nazionale sono rimasta sino al suo scioglimento dopo le scorse elezioni – di rafforzare e far prevalere la componente moderata della coalizione di centrodestra” ha sottolineato Donatella Conzatti. “Allora c’è mancato poco, ma il divario in questi mesi si è ampliato a dismisura ed è ormai evidente a tutti che l’unico ruolo che i sovranisti immaginano per chi è di idee liberali, popolari ed europeiste è al massimo quello di predellini umani su cui costruire una coalizione tutta loro”.

“In assenza di novità politiche di rilievo sarei rimasta nel gruppo parlamentare di Forza Italia, dove ho trovato e conosciuto molte persone di grande spessore umano, politico e culturale, molte delle quali vivono con disagio non dissimile dal mio la crescente consapevolezza di non poter più arginare, ma ormai soltanto subire le posizioni di matrice sovranista e antieuropeista“. La senatrice, riporta Adnkronos, sarebbe stata attesa ieri alla cena organizzata da Mara Carfagna con i parlamentari azzurri antisovranisti, ma avrebbe declinato l’invito.

E parlando del nuovo partito di Matteo Renzi, Italia Viva, ha aggiunto: “In questo scenario è nato un nuovo progetto autenticamente europeista, popolare e liberale: tutto ciò per cui mi sono sempre impegnata in politica. Non posso che anteporre, a ogni altra valutazione tattica su rischi, opportunità e piccole e grandi paure, il coraggio di dare il mio contributo perché Italia Viva abbia successo“.

Elettori arrabbiati con Donatella Conzatti

Sul profilo Facebook della senatrice Donatella Conzatti si leggono i commenti degli elettori delusi dalla scelta di passare tra le file dei renziani. Alcuni scrivono “La prima parlamentare di centrodestra a passare con Renzi. Che tristezza enorme, che pena, che vergogna senza limite”. E ancora “Non venga a raccontare la frottola che non vuole stare con i sovranisti perché il programma della Lega lo conosceva benissimo, e i voti degli elettori della Lega non l’hanno schifata per farsi eleggere”. Alcuni commentatori si sono spinti oltre, lasciando tra i commenti immagini e parole violente, come la foto di un cappio, e gridando al tradimento.

Scissione nel Pd, chi seguirà Renzi e chi no Fonte foto: Ansa
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