Donald Trump non deporterà il principe Harry, per il Tycoon: "Ha già abbastanza problemi con sua moglie"
Trump non vuole più deportare il principe Harry per il fatto del visto. "Ha già problemi", dice. Intanto, proseguono le misure contro l’immigrazione
Donald Trump ha escluso l’espulsione del principe Harry, nonostante le controversie sul suo visto. Il tycoon ha dichiarato che non intende deportarlo, spiegando che è “merito” di Meghan Markle. Il principe continua comunque ad avere problemi con i documenti, mentre Trump sta intensificando la politica anti-immigrazione con misure sempre più dure.
Trump “grazia” il principe Harry
Donald Trump ha messo fine alle speculazioni su una possibile espulsione del principe Harry dagli Stati Uniti. Intervistato dal New York Post, il presidente ha assicurato che non ha alcuna intenzione di allontanarlo dal Paese, dichiarando: “Non lo voglio fare. Lo lascerò stare. Ha già abbastanza problemi con la moglie. È terribile”.
Trump ha quindi colto l’occasione per elogiare il principe William, con cui si è incontrato a Parigi durante la cerimonia di riapertura della Cattedrale di Notre-Dame. “Penso che William sia una grande persona”, ha commentato.
Fonte foto: ANSA
Harry e Meghan Markle, negli anni, hanno espresso più volte critiche nei confronti di Trump. La duchessa del Sussex, in particolare, aveva definito il tycoon un presidente “divisivo” e “misogino”.
I dubbi sul visto
La controversia sul visto del principe Harry nasce dalla sua autobiografia, in cui ha ammesso di aver fatto uso di droghe, tra cui marijuana, funghi allucinogeni e cocaina. Negli Stati Uniti, la legge sull’immigrazione è molto rigida su questo punto e prevede che chi ha un passato legato a sostanze stupefacenti possa essere dichiarato “non idoneo” all’ingresso nel Paese.
Un think tank conservatore, The Heritage Foundation, ha chiesto chiarimenti sulla procedura seguita per il rilascio del visto a Harry. Il sospetto è che l’ex amministrazione Biden possa avergli concesso un trattamento di favore, secretando i documenti relativi alla sua richiesta di ingresso. Il 5 si è tenuta la udienza alla corte federale di Washington per fare luce sulla questione.
Secondo le norme in vigore, se Harry avesse mentito sui moduli d’ingresso negando l’uso di droghe, potrebbe rischiare la deportazione. Trump, nel suo primo mandato, aveva già dimostrato tolleranza zero su questo punto e in passato aveva dichiarato che il principe “non godrà di privilegi speciali” se verrà dimostrato che ha violato le regole.
Le politiche contro l’immigrazione
Mentre il caso Harry fa discutere, il tycoon prosegue con la linea dura sull’immigrazione. A partire dal giorno del suo insediamento, ha firmato una serie di ordini esecutivi per rafforzare i controlli e limitare l’accesso agli Stati Uniti.
Tra le misure più controverse: cancellare il diritto di cittadinanza per i figli di immigrati irregolari, la dichiarazione dell’emergenza nazionale al confine con il Messico e le decisioni in merito ai richiedenti asilo.
Il presidente sta quindi realizzando l’obiettivo: espulsioni di massa di immigrati irregolari.
