Disabile annegato in piscina a Milano, scatta un sequestro
Disposte una serie di verifiche sulla sicurezza. Polemiche sulla presenza di un solo istruttore
Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:
Nuovi sviluppi nell’indagine in seguito alla morte di un disabile avvenuta ieri pomeriggio nella piscina in via Lamennais nel quartiere Quarto Cagnino a Milano. Come riporta Ansa, è stato sequestrato il defibrillatore per accertare se fosse in regola e funzionante e sono state disposte una serie di verifiche sulle misure di sicurezza, tra cui la presenza di salvagenti.
Il 32enne si trovava a un corso di nuoto con altre dieci persone, anche loro con problemi fisici e psichici, poi si è allontanato verso la parte più profonda e ha iniziato ad annaspare e a bere. Tra i vari punti da chiarire, anche se fosse sufficiente un solo istruttore per un corso con dieci disabili.
Disabile annegato in piscina a Milano, l’indagine
L’inchiesta della Procura di Milano parla di omicidio colposo a carico di ignoti. Intanto, è stata disposta anche l’autopsia per verificare le cause del decesso ed accertare se il 32enne abbia avuto o meno un malore in acqua prima di morire.
Il fascicolo dell’indagine, condotta dai carabinieri, sta passando dal tavolo del pm di turno Antonia Pavan al dipartimento “ambiente, salute, sicurezza e lavoro” coordinato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano.
Secondo quanto ricostruito, un’istruttrice della comunità è intervenuta praticamente subito, ma il 32enne aveva già i polmoni pieni e quando è stato portato all’asciutto era in arresto cardiaco.
I paramedici sono riusciti a rianimarlo sul posto anche col defibrillatore, ma al suo arrivo all’ospedale San Carlo le condizioni erano disperate. Il decesso è stato dichiarato attorno alle 17.30 di ieri.
